Disabili senza barche Il circolo di Prà è sotto sequestro

Ad altri due club sono stati tolti i sigilli dal giudice

Disabili senza barche Il circolo di Prà è sotto sequestro

(...) soltanto due consorzi Pegli Mare e Prà Viva, e ne ha dissequestrato l’attività e le strutture», dice Silvia Sandei, tra le animatrici e socie del centro velico di Prà, che dal 1997 è un punto di riferimento per chi ama la vita in mare. «Noi - prosegue - non siamo stati considerati dall’autorità giudiziaria, nonostante l’abuso edilizio che riguarda il nostro caso sia stato commesso l’anno prima del nostro insediamento sulla fascia di rispetto di Prà».
Adesso il problema più urgente da risolvere riguarda il blocco delle attività sociali del circolo presieduto da Valerio Melis. «Noi ci occupiamo di portare in barca a vela molti ragazzi disabili che vivono un bel momento di attività sportiva all’aria aperta e contano sulla nostra disponibilità», continua la volontaria. «Invece adesso non possiamo far uscire le nostre barche in mare altrimenti rischieremmo di non poterle più ormeggiare, visto che il pontile è sotto sequestro e c’è una transenna che ne impedisce l’accesso anche da terra», spiega Giancarlo Brogli, un altro volontario del centro velico.
I venti soci che si occupano delle attività con il pubblico sono così stati costretti a noleggiare un’altra imbarcazione per evitare di sospendere completamente le attività. Il centro velico interforze ha anche realizzato un accordo con il Galata Museo del Mare per consentire ai visitatori che intendono uscire al largo sulla barca a vela dopo aver ammirato le collezioni di poter contare su velisti esperti. «Ma abbiamo dovuto noleggiare una barca perché le nostre sono inutilizzabili», spiega Silvia sconsolata. Infatti dal mese di settembre e nonostante le attività di valenza sociale svolte dal circolo la situazione non si è sbloccata. «Abbiamo chiesto un incontro all’assessore comunale Mario Margini - dicono i volontari - che subito ci è sembrato disponibile a risolvere presto il nostro caso. Tuttavia dal 20 di ottobre, giorno fissato per l’appuntamento chirificatore, la data dell’incontro è stata spostata addirittura al 10 novembre. Comprendiamo che l’assessore abbia tanti impegni, ma nel frattempo la nostra attività è completamente bloccata. Cosa dobbiamo dire ai ragazzi che ci chiedono quando potranno uscire di nuovo in mare con noi?». Infatti per le gita con i disabili non basta noleggiare altre imbarcazioni. Il centro si era infatti dotato di una speciale gru che serve per issare le carrozzine sulle imbarcazioni. E adesso anche l’utilizzo della gru è impedito dal sequestro. «Vorremmo soltanto poter continuare la nostra attività», dicono a Prà. E non si accontentano della promessa già fatta loro da Tursi sullo spostamento della sede da Prà a Pegli, quando saranno completanti altri lavori a est del porto. «Passerà del tempo, e intanto noi cosa facciamo? Anche la nostra aula per le lezioni è stata chiusa.

Un vero peccato», conclude Silvia. Che chiede che le attività possano venire riprese al più presto, non appena sarà possibile avere un permesso dal Comune per bypassare i divieti. In fondo si tratta di attività sociali.

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