Riceviamo e pubblichiamo
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«In merito allarticolo comparso ne Il Giornale in data 23 agosto 2007, la Direzione Generale dell'Azienda USL Roma D, esprime stupore e incredulità: il Sert, di cui il dottor Grassi è direttore sin dal 9/11/2000, si occupa di tossicodipendenza: perché il dottor Grassi non se ne vuole occupare? Sono 20 mesi che il dottor Grassi non firma il contratto di rinnovo del suo incarico. Troppo tollerante è stata questa amministrazione a non prendere provvedimenti. A differenza di quanto affermato da Il Giornale, inoltre, i disturbi alimentari sono sempre stati di competenza del Dsm e lonorevole Maselli dovrebbe saperlo visto che latto aziendale è stato approvato dalla precedente amministrazione. A questo proposito il 14 Febbraio 2007 a seguito di una prima denuncia delle Rsu Aziendali che recitava allinizio Ancora una volta questa Rsu è costretta a tornare sulla vicenda del Sert aziendale perché siamo vicini al collasso del servizio. Collasso dovuto alla gestione del dr. Grassi il quale ha operato nel corso degli anni per piegare una parte del servizio pubblico a lui affidato ai suoi interessi..., lazienda nomina una commissione interna di verifica che contesta fra laltro al dottor Grassi di trascurare le tossicodipendenze (suo incarico) privilegiando esclusivamente attività non di sua competenza. Per quanto riguarda lo spostamento della sede del Sert di via dellImbrecciato, infine, la stessa è stata determinata da un intervento del dipartimento di prevenzione che aveva riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali e, dunque, la sede devessere ristrutturata.
Disturbi alimentari, la replica della Asl
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