È dal greco che deriva il termine Nea. Significa nuovo. Anzi nuova. E Nea è anche il primo periodico per le donne dimpresa. «Nuova, perché è una finestra sul mondo del fare al femminile differente, gioiosa e innovativa nel panorama delle riviste femminili - spiega leditrice Maria Elena Golfarelli -. È un periodico estraneo ai luoghi comuni che relegano la donna a oggetto, consumatrice, bersaglio pubblicitario».
Nea sceglie di rivolgersi a quelle donne che, invece di essere ammaliate e sedotte da un abito griffato, quellabito lo creano, lo pensano, lo realizzano e lo trasformano in un marchio dimpresa vincente. Donne vincenti che, spesso, diventano ambasciatrici del made in Italy, vero sinonimo di stile e qualità.
«Nea non è la donna sedotta dal fashion vuoto e di facciata. È il femminile che seduce il mondo. E lo forgia - dice Golfarelli -. Non è la donna che sogna, ma che realizza e che fa sognare. E riesce a farlo con le sue capacità. Parliamo di tutte coloro che sono ammirate dal mondo e che hanno dimostrato, nei loro settori, un grande talento». Protagoniste della società, che sono arrivate con le loro forze e il loro straordinario talento, ai vertici del mondo economico, finanziario, politico, imprenditoriale e culturale. Professioniste, avvocati, notai, commercialisti, giudici, architetti che non solo raccontano le proprie esperienze, ma scendono nellarena, accendendo, con autorevolezza e intelligenza, dibattiti sui temi di attualità e di interesse collettivo». Non a caso, in copertina troviamo il cancelliere tedesco Angela Merkel, eletta da Nea donna dellanno. Tra le molte intervistate, alcune che, come lei, ricoprono il ruolo di presidente: quindi, Antonella Mansi (Confindustria Toscana), Diana Bracco (Fondazione Sodalitas), Mariella Enoc (Confindustria Piemonte).
«Ogni storia, ogni professionista è per Nea unica. Con questa edizione - precisa Golfarelli - ho voluto mettere in luce il fatto che qualunque donna con merito, intelletto, talento, coraggio e soprattutto passione è in grado di arrivare dove vuole. Ne siamo assolutamente consapevoli e, per primi, abbiamo voluto dimostrarlo. In questo percorso, non potevamo che abbinare a tali intenzioni un linguaggio in grado di rispecchiarle: graffiante, tagliente, autorevole e assolutamente refrattario a ogni forma di retorica». Insomma, niente barocchismi, niente ammiccamenti. Anche per questo Nea si conferma come una novità nel panorama editoriale. «Vogliamo fare opinione», continua leditrice.
Luscita, a fine mese con il Giornale, avviene con lintenzione di diffondere il più possibile questo vento di novità che Nea vuol rappresentare. «Consapevolezza, conoscenza, autorevolezza, sono questi i principi cui ci ispiriamo, perché è con queste armi che laltra metà del cielo conquista la terra - aggiunge -. Come diceva del resto lo studioso Wayne W.Dyer, Le convinzioni limitano, le conoscenze rafforzano». Ma Nea non vuole essere una sorta di gineceo chiuso, un harem esclusivo e autoreferenziale.
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