Due francesi sequestrati: «Sono stati assassinati»

Niamey Il ministro della Difesa francese Alain Juppé ha confermato che i due cittadini francesi rapiti venerdì sera a Niamey sono stati uccisi durante uno scontro a fuoco e ha precisato che la loro morte è avvenuta nel corso di un un blitz della guardia nazionale del Niger, coordinata da militari francesi, vicino alla località di Ouallam, a circa 150 chilometri dalla capitale alla frontiera con il Mali. Un tentativo di liberazione finito dunque tragicamente, nonostante il portavoce del governo nigerino avesse assicurato nelle ore precedenti il blitz che si sarebbe cercato di limitare i rischi per i prigionieri.
È la prima volta che si verifica un sequestro di cittadini francesi nella capitale del Niger, che era fin qui considerata una città relativamente sicura. I due francesi si trovavano in un ristorante nel pieno centro di Niamey al momento del sequestro, condotto da un gruppo armato probabilmente appartenente ad «Al Qaida nel Maghreb islamico».


Altri cinque cittadini francesi sono stati rapiti il 16 settembre 2010 in un sito di estrazione di uranio di Arlit, nel nord del Niger, e sono tuttora nelle mani dei loro rapitori. Un sequestro rivendicato anch’esso da Al Qaida. Lo stesso gruppo terrorista aveva annunciato nello scorso luglio l’assassinio di un ostaggio francese, Michel Germaneau, il cui corpo non è mai stato ritrovato.

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