E la conferenza d’addio diventa uno show

RomaThe show goes on anche senza must. La bella Daniela ha appena sbattuto la porta del reality più famoso d’Italia e ora spinge quella girevole dell’hotel Cicerone di Roma. Conferenza stampa: questa volta non ci sono concorrenti, la protagonista assoluta è lei, la hostess che sventolando il cappio anti Cai nei giorni duri della protesta («ecco la vera cordata», gridò in piazza, ndr), si era guadagnata un posticino al Grande Fratello. Poi, davanti a sette milioni di telespettatori, la decisione choc: oddio... Qui rischio il posto... Me ne torno a casa. Vero: ha sempre sognato di sfondare nello spettacolo, di fare l’attrice, la cantante, la ballerina ma siccome Colaninno e soci l’hanno minacciata di lasciarla non «nella» casa ma «a» casa, ha deciso per l’autosfratto e «difendere il mio diritto al lavoro». Un po’ Sophia Loren un po’ Guglielmo Epifani.
Fasciata in un cappotto viola paramento funebre, Daniela si concede subito, come si conviene, alla scarica di flash che la investono. «Daniela, Danielaaaaa, guarda in camera... Vòltati di qua, Danielaaaa... Di profilo... Ecco... Bene così... ». E lei a eseguire alla perfezione. Prima il sorriso, poi a bocca chiusa, poi col mento in giù, poi con gli occhi da gatta. «Ecco, brava così, Daniela». La star, però, non parla subito ai giornalisti: «Aspetto i miei legali». Plurale. Di avvocati non ne ha uno ma addirittura tre. Manco fosse il processo Enimont. Ad accoglierla, oltre a cameramen, fotografi e giornalisti, pure la sorella maggiore. La «Grande sorella» Stefania, 38 anni, biondo platino, seno prorompente: una sorta di Lecciso con laurea. Fa la professoressa di italiano e latino in un liceo di Roma: «Ma insegno anche greco». Le due s’abbracciano strette strette e a Daniela parte pure una lacrima: «È la prima volta che la rivedo dopo che me l’hanno segregata... », spiega la professoressa. Gaffe: «Veramente non abbiamo segregato nessuno», precisano quelli del Grande fratello.
Poi finalmente arrivano gli avvocati e si comincia, anche se ce ne sono «soltanto» due. Loro spiegano, lei annuisce. La sorella prende appunti perché «faccio anche la giornalista». Poi parla Daniela. Spalanca gli occhi color nocciola che spesso si inzuppano di lacrime: «È stata una decisione dura... Sniff... Ma il lavoro... Sniff...

Certo, il mondo dello spettacolo... Sniff... Resta il mio sogno... Sniff». Finisce tutto ma forse già oggi Daniela non piangerà più. Lei, nel mondo dello spettacolo c’è già entrata fino al collo. Molto più che nella casa di Cinecittà.

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