E nell’anno della cucina, i mobili fanno venire appetito

È la cucina che quest’anno ispira il design. La tavola imbandita, le cene, le feste. In tempo di crisi è la cucina l’ultimo baluardo di felicità dove gli ospiti conversano, lontano dai rumori, nel relax. E così, nell’anno dove la cucina è la protagonista assoluta del Salone del Mobile, i mobili diventano oggetti da mangiare con gli occhi. Con uno o due cuscini «tuorli», il soffice tappeto «Sunny Shag Up» è la riedizione di un classico di Valentina Audrito, realizzata da Word of Mounth in pura lana neozelandese bianca (Superstudio Più, via Tortona, 27). Il design è sempre più ironico, suggestivo, appetitoso. Come la lampada «Black Cherry lamp», disegnata dalla slovena Nika Zupanc (Da Rossana Orlandi, via Bandello 4). E quale miglior ricetta per far tornare l’allegria se non un divano pasticcere? Per un dopo cena che fa tornare bambini c’è il sofà «Let Them Sit Cake!» di Dejana Kabilijo, ingredienti: tre finti sacchi di farina da 25 chili, per la glassa 3 litri di finta mousse al cioccolato. Dosi per due persone, costo: 700 euro (Pelota Jaialai, via Palermo 10). Ma anche per il cane c’è una cuccia che fa gola.

È la simpatica ed esclusiva cuccia «La Rotonda», di Superfine che ricorda un pezzo di gruviera, in multistrato marino di betulla ad alta resistenza, trattato con vernici all’acqua, con comodo cuscino in ovatta, fodera di contenimento e copri fodera in microfibra antimacchia sfoderabile e lavabile. E non manca certo un omaggio alla pasta: Hsu-Li Teo e Stefan Kaiser inventano un paravento con led per Extremis (padiglione 20, B09) con giganteschi spaghetti.

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