E oggi il governo annuncia la fine dell’emergenza: «Sia da esempio»

A un mese dall’approvazione del decreto legge sull’emergenza rifiuti, Silvio Berlusconi riporta a Napoli il Consiglio dei ministri per annunciare la fine della crisi: «Come i napoletani e i campani hanno potuto vedere in questi giorni - ha detto oggi il premier - non c’è più spazzatura per le strade».
Dall’11 giugno, data dell’insediamento ufficiale del sottosegretario Guido Bertolaso, sono state raccolte, oltre alle 7.200 tonnellate quotidianamente prodotte in Campania, le 35mila tonnellate di immondizia giacenti per le strade. Un risultato reso possibile dall’apertura delle discariche, dalla spedizione dei treni carichi di rifiuti in Germania e dal contributo offerto da altre regioni per lo smaltimento delle finte ecoballe. Restano oggi solo 3mila tonnellate di rifiuti non urbani in 50 siti del Napoletano, di cui Bertolaso ha già sollecitato lo smaltimento.


Per risolvere definitivamente il problema della spazzatura campana, ammette il premier, serve un altro anno e mezzo, necessario per la costruzione dei termovalorizzatori, il decollo della raccolta differenziata e l’apertura di nuove discariche. Ma, sottolinea, «quando il sistema sarà a regime dovrà essere imitato anche da altre regioni vicine a una crisi simile».

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