E per Parmalat sono due i tribunali ancora al lavoro

Indagini su Cirio in dirittura d’arrivo, inchieste su Parmalat in pieno svolgimento. Dal dicembre del 2003 sono due le Procure che stanno seguendo le indagini: quella di Milano - con il sostituto Eugenio Fusco e l’aggiunto Francesco Greco oggi già a dibattimento davanti al collegio della prima penale in Tribunale, Luisa Ponti presidente - e quella di Parma. Qui la situazione giudiziaria è più complessa. Chiuso il primo troncone per la bancarotta con l’avviso di conclusione indagini notificato a inizi dell’estate, si attende il rinvio a giudizio e la conclusione degli altri fronti ancora pendenti: a iniziare dalle indagini sul crac del comparto turistico a quello sul ruolo delle banche sino a vicende note come Eurolat e Ciappazzi. La procura di Parma conta di chiudere le indagini preliminari già con l’anno nuovo anche se i rinvii si sono susseguiti fin dall’estate.

Il primo atto emiliano sarà comunque la richiesta di rinvio a giudizio con il processo che inizierà in autunno. A Milano, infine, è terminato la disamina delle posizioni delle banche estere e italiane in relazione al presunto concorso nell’aggiotaggio sul titolo del gruppo alimentare di Collecchio.

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