Sembra che non sia successo niente, o quasi. Gli assalti valgono solo se fatti ad altre persone o per altri motivi. Non quello religioso-civile contro lIslam radicale. Così sono molti i giornali italiani che snobbano la minaccia islamica nel nostro paese.
Domenica lonorevole Daniela Santanchè è stata aggredita mentre stava manifestando contro luso del burqa per le donne, davanti al teatro Ciak di Milano dove era in corso la preghiera islamica per la fine del mese sacro di Ramadan. Lonorevole è stata anche in ospedale, dopo laggressione. È stata spintonata, strattonata, offesa, insultata. Il Fatebenefratelli le ha dato 20 giorni di prognosi per contusione toracica. Ma non tutti i giornali riportano la notizia: lUnità, per esempio, non pubblica una riga in proposito, neanche una sola riga. In 48 pagine di notizie, approfondimenti, commenti, uno dei principali fatti avvenuti domenica non trova spazio. Una scelta legittima, per carità, ma un po slegata dalla realtà. Avessero criticato la Santanchè, almeno avrebbero comunque riportato la notizia. Invece niente. Così come non niente, ma poco, si trova in altri giornali italiani di ieri.
Per La Stampa , per esempio, quello che è successo a Milano è soltanto «una rissa». Un fatto banalizzato o quantomeno valutato soltanto come episodio di cronaca spicciola, tanto da non meritare né commenti né ulteriori approfondimenti, se non unintervista alla Santanchè.
Per Repubblica ci sono state soltanto «tensioni». Il quotidiano titola: «Milano, protesta contro il burqa, tensione alla festa del Ramadan». «Santanchè: mi hanno aggredita. La replica: provocatrice». E pubblica un pezzo dubitativo: «Daniela Santanchè, ex parlamentare, lamenta di essere stata aggredita ed esibisce un referto medico, la polizia non ha visto niente (pare), mentre gli islamici trasecolano o alzano le spalle».
Nelle pagine della cronaca cittadina il fatto non viene ripreso.
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