E sul «Mattino» Bossi parla napoletano

E sul «Mattino» Bossi parla napoletano

«Quando cantammo l’inno nuosto, ’o Và, penziero, tutte quante ’o cantano pecché ’e pparole ’e ssanno tutte quante, no comme a chillo italiano ca nun ’o sape nisciuno». Il Bossi pensiero spiegato ai napoletani, in napoletano. E «Roma ladrona» diventa «Roma mariola». È la risposta de Il Mattino alle proposte del Senatùr (nella foto) sull’insegnamento dei dialetti nelle scuole e alle versioni in lingue locali della Padania.

«Bossi - spiegava ieri il quotidiano partenopeo - scandisce da giorni questa calda estate con gabbie salariali che dovrebbero aiutare il Sud, inni padani alternativi al polveroso Mameli, test in dialetto lumbard per prof un po’ troppo meridionali. Ogni tanto condisce il tutto con sapide retromarce. Per questo abbiamo voluto tradurre il puro pensiero bossiano nella più familiare lingua napoletana».

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