Ecco La Fattoria, il reality nazionalpopolare

Il produttore Bassetti: «Le cifre dei compensi di cui si parla sono esagerate. Quelle vere sono molto lontane da quanto pagato per Al Bano o Maradona»

Paolo Scotti

da Roma

Il bombardamento mediatico è quello tipico da reality show in assetto di guerra. Non solo in prima serata, per tredici mercoledì, a partire da domani; La Fattoria tracimerà su Canale 5 anche tutte le mattine alle 11.55 dal lunedì al venerdì, il sabato alle 12.15, la domenica alle 12.20 e, per una diretta ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni su Mediaset Premium. Di fronte a tanto impegno catodico, viene da chiedersi: che ci sarà mai di tanto importante da vedere? Presto detto.
La conduttrice. Chi l’ha vista immersa a bagnomaria in una vasca orientale, si sarà chiesto: che ci fa Barbara D’Urso nel promo de La Fattoria invece di aggirarsi attorno alla casa del Grande Fratello? «Se i tempi me l’avessero permesso avrei condotto entrambi i reality, come già feci l’anno scorso - spiega lei -. Io Il Grande Fratello ce l’ho nel cuore. Ma stavolta si è trattato di fare una scelta». Nessuna lite con la produttrice Endemol, dunque, come s’era invece bisbigliato: «E ora al posto mio c’è la Marcuzzi. Che ritengo sia stata scelta perché è diversa da me, come io ero diversa dalla Bignardi. E che è bravissima».
Il cast. A vedersela con gioie ed affanni della vita agreste in Marocco («stavolta invece dell’ambientazione ottocentesca abbiamo puntato su una contemporaneità esotica», spiega Paolo Bassetti della Endemol) sarà il consueto gruppone di presenzialisti variamente assortiti: celebrità in declino accanto a perfetti sconosciuti affamati di notorietà, in un fritto misto che va dall’ex impegnato-chic al pecoreccio spinto. Si comincia col «tronista» (titolare cioè del «trono» in Uomini e Donne della De Filippi) Francesco Arca; seguono vari fotomodelli, l’uruguaiana Nathalie Kriz, la venezuelana Jennifer Rodriguez, lo svedese Marcus; quindi le showgirl Pamela Petrarolo, Angela Cavagna, Alessia Fabiani, l’opinionista Selvaggia Lucarelli, l’attrice Randi Ingerman, l’attore da soap Clemente Pernarella, il mito trash Alvaro Vitali. Gli unici tre, autentici «famosi» del cast, sono Katia Ricciarelli, Leopoldo Mastelloni, Aldo Montano. Cosa mai li avrà spinti ad accettare?
Compensi favolosi. «Le cifre di cui si parla sono assolutamente esagerate - taglia corto Bassetti, smentendo che siano stati i compensi a convincere i più famosi - quelle autentiche sono molto lontane da quanto pagato in altri reality ad altri personaggi. Come Maradona o Al Bano, ad esempio».
Motivi. Esclusi i soldi, allora, cosa può spingere a partecipare ad un reality show? «Io sono curiosa - spiega la Ricciarelli - e nonostante la mia diffidenza verso il genere, ho pensato: ora o mai più». «Mi diverte vivere in una dimensione totalmente diversa», spiega invece Mastelloni. «Tanto continuerò ad allenarmi», si consola Montano.
Novità. Non bastando i quattordici, suddetti «fattori», ecco che alla seconda puntata entreranno ne La Fattoria altri due concorrenti: la soubrette Justine Mattera (la biondina lanciata e sposata da Paolo Limiti) e il gruppo beat I Cugini di Campagna (che in quattro conteranno come uno). Ci si domanda se costoro partiranno anche per il Marocco con le scarpe «a zeppa», oppure no.
Previsioni e controprogrammazioni. Così munita, La Fattoria si prepara ad affrontare la concorrenza. «Che sarà agguerrita - riflette Barbara D’Urso -. Mediaset si aspetta un 24-24,5 per cento di share, e faremo di tutto per ottenerlo. Pur avendo contro grossi film, la fiction Fratelli con Elena Sofia Ricci e - forse - perfino il duello tv Berlusconi-Prodi.

Per questo non è improbabile che dopo nove settimane ci si trasferisca al sabato o alla domenica». Del resto pare che la lista dei vip autocandidatisi come «fattori» fosse molto lunga; «anche per questo - commenta Bassetti - una conduzione energica come quella della D’Urso era più che mai necessaria».

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