Ecco l’anima «verde» dei veicoli commerciali

da Amburgo

Il trasporto su gomma sta riorganizzandosi sulla base dei crescenti costi di gasolio e benzina. In particolare, il settore dei veicoli commerciali leggeri, con peso totale a terra fino a 3,5 t, manifesta sintomi di improrogabile rinnovamento delle motorizzazioni, dalle singole unità alle flotte, alimentate non più solo dai carburanti tradizionali, ma anche dagli alternativi, quali metano (Ngt), diesel/elettrico agli ioni di litio (ibrido), biodiesel (Btl), idrogeno (celle a combustibile). Per la storia, è stato proprio un veicolo commerciale, l’MB 100 D di Mercedes a proporre nel 1994 la trazione con celle combustibili, poi utilizzate sperimentalmente con successo sullo Sprinter degli stessi tedeschi.
Ad Amburgo Mercedes-Benz ha voluto fare il punto sul trasporto leggero su gomma impegnato principalmente nella distribuzione porta-a-porta delle merci in piccoli contenitori, dentro e fuori le aree metropolitane. Si prevede che in Europa, nel 2015, questo tipo di fornitura conterà 4,5 miliardi di consegne, il doppio di quelle totalizzate nel 1996. È il «portato» della società dei consumi in continua evoluzione.
Oggi gli operatori del settore sono più attenti a risparmiare, in regime di aperta concorrenza, con un occhio alla redditività e l’altro all’efficienza dei servizi di recapito e corriere espresso. Ecco così giustificato l’ammodernamento del parco veicoli, già orientato ai carburanti alternativi e all’ecocompatibilità, ma non solo. A breve, tuttavia, l’attenzione prevalente è verso la propulsione ibrida, capace di abbattere notevolmente il livello dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica.

Ma all’economia di gestione dei mezzi, sostengono i progettisti di Mercedes-Benz, possono contribuire, per esempio, anche gli oli a basso punto di scorrimento, una migliore aerodinamica e il sistema Start/Stop (taglio dal 5 al 20% dei consumi di diesel).

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