L'utilizzo di un sistema di stoccaggio e gestione dei flussi di energia elettrica basato su innovativi e affidabili accumulatori permette di realizzare impianti di generazione basati su fonti rinnovabili che ovviano ai problemi di discontinuità di queste ultime (per questioni climatiche e alternanza giorno/notte). Tempo fa, Fiamm ha iniziato a sperimentare la realizzazione di un «sistema chiuso», basato sulla tecnologia delle «batterie al sale», in grado di garantire in modo continuativo una predeterminata quantità di energia elettrica destinata ad autoconsumo o, eventualmente, anche cessione alla rete esterna. La sperimentazione ha previsto l'installazione di pannelli fotovoltaici su un capannone destinato a magazzino e la creazione di un sistema di accumulazione basato su una serie di «batterie al sale» (o batterie al sodio cloruro di nickel). Con questo primo impianto pilota, Fiamm è riuscita a svincolare dalla rete elettrica l'attività di ricarica delle batterie dei carrelli elevatori del magazzino.
«Sul mercato - dice Nicola Cosciani, direttore sviluppo strategico - non eravamo riusciti a trovare una tecnologia in grado di sfruttare questi accumulatori per risolvere il problema della compensazione dei flussi discontinui di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in modo pulito. Abbiamo quindi deciso di provare a crearci un know how internamente. Sollecitati anche da altri interlocutori, abbiamo deciso di sviluppare e replicare la soluzione anche per ulteriori usi». Ed ecco la prima Isola energetica, connessa alla rete e regolata da accumulo, che sarà inaugurata il 21 allo stabilimento Fiamm, di Almisano (Vicenza). Produrrà energia da fotovoltaico per circa 200 mila kWh/anno, equivalente al consumo annuo di 40/50 famiglie.
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