Il Fondo monetario internazionale esorta la Banca centrale europea a «prendere in considerazione un vasto piano di acquisti di titoli», innanzitutto bond pubblici dell'area euro, nell'ipotesi in cui l'inflazione dovesse restare «ostinatamente bassa a lungo». Secondo l'istituzione di Washington, un intervento di questo tipo aiuterebbe il clima di fiducia, rafforzerebbe i bilanci di famiglie e società, e stimolerebbe l'erogazione di credito. Inoltre, avrebbe un impatto potenziale significativo su domanda e inflazione. «Nel medio termine bisogna esplorare - aggiunge il Fmi - la possibilità di semplificare e rafforzare il quadro di regole di bilancio», che possono scoraggiare gli investimenti pubblici. Perché nell'Eurozona «la ripresa sta prendendo piede» ma «non è ancora sufficientemente robusta e forte». Anche per Bankitalia le decisioni della Bce dell'inizio di giugno per favorire il flusso di credito all'economia reale possono stimolare la crescita «cumulativamente» di mezzo punto percentuale nel triennio 2014-16.
Ma «per una crescita stabile e sostenuta» servono «riforme struttuali», che sono «responsabilità dei governi», sottolinea il governatore Ignazio Visco. E l'Ocse lancia l'allarme Italia: gli italiani più ricchi guadagnano dieci volte quelli più poveri, e il divario è cresciuto negli anni della crisi, a scapito soprattutto dei giovani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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