Il Btp Italia piace ancora ma stavolta senza «botto»

Il Btp Italia piace ancora ma stavolta senza «botto»

Alla vigilia del collocamento, la più prudente era stata proprio Anna Maria Cannata, la custode del debito pubblico italiano: «Forse la valanga delle ultime volte non ce l'aspettiamo». Previsione azzeccata. Ieri, nel primo giorno di emissione dedicato alla clientela retail, le richieste per il Btp Italia sono state pari a 6,7 miliardi di euro. Un buon risultato, ma certo non comparabile alla corsa all'accaparramento scattata nel novembre scorso, quando la domanda aveva sfiorato i 17 miliardi. Il giorno dopo, raggiunta la quota boom di 22,3 miliardi, il Tesoro aveva deciso di chiudere anticipatamente la raccolta. «Dobbiamo vedere se la combinazione di una scadenza più lunga in un contesto di rendimenti molto bassi manterrà la componente retail», ha spiegato ieri Cannata, mentre non sembrano esserci dubbi sul fatto che ci sarà «un'ampia domanda» dagli istituzionali. Via XX Settembre, ha aggiunto, non ha obiettivi per la vendita del Btp tricolore.
Considerato che restano ancora due «finestre» di collocamento (oggi la prima ancora riservata ai risparmiatori, l'altra di giovedì dedicata ai grandi investitori), la prima emissione 2014 del bond legato all'inflazione verrà archiviata con sottoscrizioni superiori ai quei 10 miliardi ipotizzati nei giorni scorsi, non senza qualche punta di scetticismo, da alcuni analisti. Alla fine, l'appeal verso questa tipologia di titoli pubblici dovrebbe trovare conferma. Forse anche grazie all'allungamento della scadenza da quattro a sei anni, una scelta che ha reso meno dolorosa la discesa dei tassi a livelli decisamente inferiori rispetto a quelli, tra il 2 e il 3%, proposti nelle precedenti occasioni. Con lo spread ormai sceso sotto i 170 punti, questa volta l'ammontare minimo della cedola sarà pari ad almeno l'1,65%; ciò significa che, ipotizzando un'inflazione tra 0,4-1%, il rendimento complessivo sarà di almeno il 2-2,65% annuo, diviso in due tranche semestrali dell'1-1,3% circa.
L'Italia, tuttavia, è a rischio di deflazione. Cosa accadrebbe se i prezzi al consumo dovessero mostrare una variazione negativa? In tal caso, il Tesoro ha previsto una sorta di paracadute, garantendo per il relativo semestre un rendimento minimo pari al tasso cedolare reale semestrale fisso.

Bisogna inoltre tener conto che la Bce sta tenendo monitorata la situazione nell'Eurozona. Anche durante l'ultimo weekend, il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, ha ribadito di essere pronto a usare, se sarà il caso, misure non convenzionali per evitare rischi deflazionistici.

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