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Cattolica cresce e promette più dividendi

«Cattolica Assicurazioni si prepara a un cambiamento importante perché va molto bene e i nuovi passi si fanno per adeguarsi ai mercati futuri, con coraggio quando il business è in crescita». Giovan Battista Mazzucchelli, alla guida del gruppo assicurativo veronese, commenta con il Giornale i giorni caldi della messa a punto del nuovo piano industriale dopo aver licenziato un secondo semestre in netta crescita.

Conti alla mano la raccolta premi ha toccato 2,95 miliardi (+30,6%) con un utile netto consolidato di 56 milioni (+30,2%). Merito di premi danni per 844 milioni e premi vita per 2,070 miliardi. Significativa la crescita dell'utile netto consolidato a 56 milioni (+30,2%) «grazie al miglioramento sia dell'efficienza tecnica, sia della qualità del portafoglio in un quadro di riduzione dei prezzi e di aumento del numero dei clienti assicurati» spiega l'ad. Così, il combined ratio si è attestato a 91,5% rispetto a giugno 2013 (93,5%)e il margine di solvibilità a 1,45 volte il minimo regolamentare, grazie al «costante recupero di efficienza e di produttività». Numeri solidi dai quali il gruppo presieduto da Paolo Bedoni partirà per mettere a punto un piano triennale che sarà svelato nella seconda metà di settembre. «E che si snoderà - spiega l'ad - attraverso una crescita per linee interne, ma anche esterne, con un occhio attento a eventuali occasioni, come è stato l'acquisto di Fata».

Un'operazione che, con la conferma del rating, ha ricevuto il plauso di S&P che ha definito l'acquisizione della compagnia del comparto agricolo un atout c he accresce la capacità competitiva del gruppo. A proposito di Fata - la società che nel 2013 ha raccolto premi per 444 milioni, con un combined ratio del 92,1% e un utile netto di 10 milioni - «manterrà la sua autonomia, ma sarà resa più efficiente attraverso un'attenta integrazione organizzativa». Il consolidamento di settore rappresenta un passaggio importante per Cattolica, ma non obbligato: «Se troveremo delle buone occasioni per accrescere la nostra quota di mercato le sfrutteremo, ma senza perdere di vista il risultato e una buona capacità gestionale». In quest'ottica, buona parte del piano sarà dedicato a mettere a punto «una migliore organizzazione del gruppo con una razionalizzazione del canale degli agenti che devono essere digitalizzati e crescere dimensionalmente. Per questo una buona parte degli investimenti sarà dedicata all'innovazione tecnologica».

Il canale degli agenti resta un must per Cattolica che sviluppa però anche quello bancario sempre più aperto alla vendita di polizze. «Prevedendo numeri ancora migliori per fine anno - conclude l'ad - possiamo anche dire che la politica dei dividendi sarà rivista al rialzo e che i nostri soci avranno margini di soddisfazione».

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