Consumi ancora in calo: gli italiani tagliano divertimenti e vestiti

Nonostante la fase più negativa sembri superata, gli occasionali spunti di ripresa non riescono a tradursi in un sensibile recupero dei consumi

Consumi ancora in calo: gli italiani tagliano divertimenti e vestiti

Un altro calo, un altro settembre nero. I consumi segnano ancora una flessione negativa con l'indicatore che registra una contrazione dello 0,2% rispetto ad agosto e dello 0,6% rispetto a un anno prima. "Si tratta - avverte la Confcommercio - di dinamiche che rispecchiano la fragilità dell’attuale situazione economica". Nonostante la fase più negativa sembri superata, gli occasionali spunti di ripresa non riescono a tradursi in un sensibile recupero dei consumi che continuano a registrare una sostanziale stagnazione.

"La debolezza dell’attuale fase congiunturale e le incertezze che la caratterizzano - spiega la Confcommercio - si leggono anche nelle dinamiche dei principali indicatori congiunturali che, seppur positivi in alcuni casi, rimangono ancora estremamente deboli". La diminuzione congiunturale registrata dall’indicatore a settembre deriva da una flessione dello 0,4% della domanda per la componente relativa ai servizi e da una stasi della componente relativa ai beni. Per quanto riguarda le singole macro-funzioni di spesa, aumenti dello 0,2%, rispetto ad agosto, si registrano per i beni e servizi per la mobilità, per le comunicazioni e per la casa. La spesa per alimentari e tabacchi segna, invece, una stabilità. Diminuzioni di un certo rilievo sembrano aver interessato i beni e servizi ricreativi (-0,8%), dove si è decisamente attenuata la spinta positiva proveniente dai giochi e lotterie, e per alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,6%). Elementi di difficoltà caratterizzano la spesa beni e servizi per la cura della persona (-0,3%) e per abbigliamento e calzature (-0,2%).

La dinamica tendenziale dell’indicatore mostra una diminuzione dello 0,6%, più contenuta rispetto a quanto rilevato nel bimestre precedente. "Questo risultato - fa notare la Confcommercio - sintetizza una contrazione dello 0,9% della domanda relativa ai servizi e dello 0,4% della spesa per i beni".

Ad agosto, le uniche variazioni positive, su base annua, si rilevano per i beni e servizi per le comunicazioni (+5,2%), per i beni ed i servizi per la mobilità (+1,0%) grazie al permanere della tendenza al recupero della vendita di autovetture a privati in atto da luglio. Per quasi tutti gli altri capitoli di spesa si rilevano, su base annua, diminuzioni pari o superiori all’1%.

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