Cr7 alla Juventus, da giorni oramai in Italia non si parla di altro. Quotidiani, televisioni, tutti i media si sono concentrati su quello che in moltissimi definiscono l'affare calcistico del secolo, sicuramente uno dei più costosi e chiacchierati e che farà parlare moltissimo di sé per chissà quanto tempo ancora.
I tifosi bianconeri sono scatenati nelle loro manifestazioni di giubilo in tutte le sedi, dai social-network al bar con gli amici, mentre quelli delle altre squadre temono che l'arrivo del fuoriclasse di Madeira molto probabilmente aumenterà ancora di più il gap fra la formazione piemontese e le sue inseguitrici.
I passi della società bianconera sono però legati a doppio filo a quelli del gruppo Fca, che come noto sono entrambe società di cui è proprietaria la famiglia Agnelli: per questo l'esorbitante esborso economico cui la nota famiglia di imprenditori piemontesi dovrà sottoporsi per essersi assicurata le prestazioni calcistiche di Cr7 per i prossimi 4 anni, non sono state affatto viste di buon occhio dal sindacato di categoria dello stabilimento Fiat di Melfi, il quale ha indetto uno sciopero dalle h 22 di domenica 15 luglio alle h 6 di martedì 17 luglio. Ecco il comunicato:
"È inaccettabile che mentre ai lavoratori di Fca e Cnhi l'azienda continui a chiedere da anni enormi sacrifici a livello economico la stessa decida di spendere centinaia di milioni di euro per l'acquisto di un calciatore".
"Ci viene detto che il momento è difficile, che bisogna ricorrere agli ammortizzatori sociali in attesa del lancio di nuovi modelli che non arrivano mai. E mentre gli operai e le loro famiglie stringono sempre più la cinghia la proprietà decide di investire su un'unica risorsa umana tantissimi soldi! È giusto tutto questo?, è normale che una sola persona guadagni milioni e migliaia di famiglie non arrivino alla metà del mese? Siamo tutti dipendenti dello stesso padrone ma mai come in questo momento di enorme difficoltà sociale questa disparità di trattamento non può e non deve essere accettata".
"Gli operai Fiat hanno fatto la fortuna della proprietà per almeno tre generazioni, arricchiscono chiunque si muova intorno a questa società, e in cambio hanno ricevuto sempre e soltanto una vita di miseria.
La proprietà dovrebbe investire in modelli auto che garantiscano il futuro di migliaia di persone piuttosto che arricchirne una soltanto, questo dovrebbe essere il fine di chi mette al primo posto gli interessi dei propri dipendenti, se ciò non avviene è perché si preferisce il mondo del gioco, del divertimento a tutto il resto."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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