Dall'Ue sì alla flessibilità Ma restiamo sotto esame

Il sì dell'Ue è vincolato al piano per il 2017. Moscovici: "Appuntamento a ottobre"

Dall'Ue sì alla flessibilità Ma restiamo sotto esame

Sì alla flessibilità, ma con qualche paletto. Lo ha spiegato oggi il commissario Ue Pierre Moscovici, secondo cui l'ok è legato a un "percorso di bilancio nel 2017".

In particolare la Commissione Ue ha raccomandato che lo scostamento sia limitato nel 2016 allo 0,75% del Pil e che i soldi in più siano legati esclusivamente a investimenti e riforme. Un'ulteriore flessibilità dello 0,1% è "ammissibile", ma solo se destinata alle spese per i migranti (0,04) e per la sicurezza sicurezza (0,06).

"Abbiamo ottenuto un chiaro impegno scritto nero su bianco che precisa come l’Italia assicurerà che il bilancio 2017 sarà complessivamente conforme alle regole e che il deficit sarà quell’anno dell’1,8%, che ogni deviazione significativa da tale percorso sarà evitata", ha detto Moscovici.

Insomma, appuntamento a ottobre: "A quel punto esaminiamo il progetto di legge di stabilità e faremo una nuova analisi del rispetto della regola del debito"

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