Delrio: "Nessun trucco nei motori Diesel di Fca"

Il ministro: «Anomalie solo su modelli Vw» Verso la soluzione il contenzioso con Berlino

Delrio: "Nessun trucco nei motori Diesel di Fca"

«Su Fiat 500X, Doblò e Jeep Renegade non è stata riscontrata la presenza di alcun sistema di manipolazione defeat device». Firmato Graziano Delrio, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il messaggio, chiaro, è stato ribaditi ieri dal capo del dicastero nell'audizione davanti alle Commissioni Ambiente, Trasporti e Attività produttive della Camera. La replica di Delrio, oltre a fare chiarezza, ha come destinatari soprattutto i governi di Germania e Francia, dove il dossier Fca-emissioni è appena passato dal tavolo dell'Autorità Antifrode a quello della Procura di Parigi. «Sulle emissioni - ha puntualizzato Delrio - l'Italia non ha nulla da nascondere e nessun privilegio è stato concesso a Fca»: una risposta, questa, ai sospetti palesati lo scorso autunno a Bruxelles dal Movimento 5 Stelle, rilanciati in questi giorni dall'agenzia Reuters, su una presunta autorizzazione ministeriale affinché alcuni modelli di Fca (Lancia Ypsilon 1.3, Alfa Romeo Giulietta 1.6 e Jeep Cherokee 2.0) non venissero sottoposti ai test sugli scarichi inquinanti.

Nei prossimi giorni, come sollecitato dalla Ue, il ministero pubblicherà la versione definitiva del rapporto sui controlli effettuati, a partire dal gennaio di un anno fa. «Dai nostri test - ha spiegato Delrio - al momento non è stata riscontrata alcuna presenza di dispositivi di manipolazione delle emissioni, invece presenti su veicoli Volkswagen come ammesso dallo stesso produttore. Parallelamente sono stati sottoposti a test 7 modelli del gruppo tedesco per i quali è in corso un'indagine da parte della Procura di Verona. Complessivamente, i test del ministero riguardano 28 veicoli (24 modelli). Attendiamo ora che la Procura fornisca le risultanze sugli stessi 7 veicoli dopo le operazioni di richiamo, per verificare così che la rimozione del defeat device riporti le cose in ordine».

Sul contenzioso aperto da Berlino contro Fca, Delrio ha risposto che esistono i presupposti per una soluzione. La Commissione Ue ha infatti preso atto delle iniziative poste in essere da parte italiana e non ha ravvisato la necessità di ulteriori incontri di mediazione. E anche in Germania sembrano essersi tranquillizzati in merito al miglioramento delle prestazioni ambientali dei veicoli di Fca.

In Borsa le azioni del Lingotto hanno ripreso fiato, chiudendo ieri a 9,92 euro (+2,48%). Bene anche la controllante Exor: +1,09% a 43,60 euro.

Intanto, se gli Usa sono diventati il mercato core

di Fca, non lo potrà essere invece per i furgoni e i camion di Iveco (Cnh Industrial). «Il mercato Usa è interessante - ha affermato il presidente di Iveco, Pierre Lahutte - ma a breve e medio termine non esistono piani».

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