Continua con una nuova udienza, fissata per venerdì 6 dicembre, lo scontro legale tra Mediaset e Vivendi. La nuova scadenza, afferma una nota, è stata stabilita «al fine di consentire il più ampio contraddittorio tra le parti».
Fino all'esito di tale udienza resta il provvedimento provvisorio di sospensione della delibera dell'assemblea Mediaset del 4 settembre scorso, che di fatto rimanda la creazione di Mfe, la holding di diritto olandese in cui dovrebbero confluire la società televisiva italiana e quella spagnola. L'udienza doveva svolgersi già il 22 novembre scorso, ma il giudice Elena Riva Crugnola aveva concesso una proroga alle parti che si erano impegnate a trovare un accordo. A sorpresa, però, all'udienza dello scorso venerdì, la trattativa è saltata.
Ora pare che le trattative siano ferme e dunque cosa potrebbe accadere venerdì prossimo? L'ipotesi più favorevole al gruppo presieduto da Fedele Confalonieri (nella foto) sarebbe quella di un via libera del giudice. Ma il tribunale potrebbe invece decidere di attendere le delibere che saranno prese il 10 gennaio prossimo, quando verrà modificato lo statuto della governance di Mfe. L'ultima ipotesi potrebbe portare le due società a un accordo.
Vivendi, però, dovrebbe accettare alcune condizioni circa l'arco temporale entro il quale si impegna a non acquistare, né direttamente né tramite terzi, azioni del gruppo televisivo controllato da Fininvest. Su questo punto il Biscione è intransigente, dato che chiede garanzie per almeno cinque anni, mentre Vivendi non le vuole concedere.
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