Come difendere i risparmi dall'attacco sui mercati

Borsa debole e spread in tensione potrebbero peggiorare con la legge di bilancio. Ecco come investire rischiando poco

Come difendere i risparmi dall'attacco sui mercati

Da fine maggio l'Italia è tornata sotto il tiro dei mercati. Prima il difficile parto del primo governo Lega Cinque Stelle che ha riportato lo spread (il differenziale di rendimento dei titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi) in area 250-300 punti. Poi il crollo del ponte Morandi a Genova che ha travolto le società autostradali quotate. Un insieme di eventi che ha accelerato la fuga degli investitori stranieri dai Btp. Secondo i dati della Bce, dopo i 34 miliardi riscattati a maggio, gli investitori esteri hanno proseguito l'alleggerimento a giugno con altri 38 miliardi di Btp venduti.

Le banche italiane hanno in parte controbilanciato le vendite con acquisti per 40 miliardi nel secondo trimestre. Ma proprio questa dipendenza verso i titoli di Stato ha accentuato la loro vulnerabilità in Borsa: da metà maggio, il settore bancario ha registrato perdite doppie rispetto a quelle dell'indice Ftse Mib di Piazza Affari. Ora tutti i riflettori sono puntati sulla legge di bilancio 2019 che potrebbe sforare i parametri Ue alimentando tensione politica e volatilità sui mercati, in particolare su azioni e bond italiani. Di seguito una breve guida su come difendersi.

Evitare di essere troppo esposti all'Italia (e all'euro)

La prima cosa da fare è controllare l'esposizione complessiva del portafoglio all'Italia e alla zona euro. In altre parole sommando azioni, obbligazioni e strumenti monetari almeno un 30% deve essere in titoli denominati in valute extra euro. Anzi, secondo alcuni attenti osservatori sarebbe più prudente alzare al 50% tale soglia per risultare meno vulnerabili alle possibili turbolenze autunnali previste per la zona euro e per gli asset italiani più in particolare. D'altra parte da inizio anno fino allo scorso 21 agosto un portafoglio composto per metà in fondi azionario globali internazionali e per l'altra metà in fondi obbligazionari globali avrebbe offerto un rendimento del 2,9% mentre un portafoglio al 50% in fondi azionari Italia e per l'altro 50% in fondi obbligazionari Italia avrebbe registrato un calo nell'ordine del 3,2 per cento.

Evitare scelte di singole azioni o bond meglio etf e fondi

La seconda raccomandazione è quella di non investire in singole azioni o in singole emissioni obbligazionari. Per quanto possano essere ritenute valide (sotto l'aspetto delle prospettive di rendimento) e solide (sotto il profilo dell'affidabilità della società) è meglio evitare il rischio di eccessiva concentrazione. L'esempio di Atlantia dovrebbe insegnare che anche l'azienda più solida può incappare in una vicenda avversa che penalizza il valore del titolo in Borsa: da fine luglio al 22 agosto, a fronte di un calo del 5,9% del Ftse Mib di Piazza Affari, il titolo Atlantia ha perso quasi il 30% mentre i migliori fondi azionari Italia hanno lasciato sul parterre meno del 4 per cento. Ecco perché è sempre meglio procedere con l'uso di etf e fondi comuni che consentono, anche con modesti capitali investiti, di garantirsi la massima diversificazione in centinaia di titoli ed emittenti diversi. Tuttavia, se si può contare su un consulente, è possibile ottimizzare il portafoglio di etf e fondi con scelte mirate sia in ambito obbligazionario sia in quello azionario.

Obbligazioni

L'aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani dopo la crisi di metà maggio ha reso quelli con scadenza tra uno e tre anni piuttosto interessanti sotto il profilo rischio rendimento. Se si è scarichi di obbligazioni italiane una piccola quota di liquidità in Bot, Ctz e Btp scadenza massima 2021 può valere la pena. Così come alcune emissioni di bond subordinati di primarie banche italiane (Intesa, Unicredit e UBI Banca), avendo cura di non andare oltre le scadenze 2022. Si può inoltre aumentare leggermente l'esposizione agli high yield euro (in questo caso però meglio tramite etf o fondi specializzati) al posto delle obbligazioni societarie di alta qualità (rating investment grade): è possibile in questo modo puntare ad un rendimento del 3,5% l'anno.

Azioni

In Borsa il consiglio è quello di puntare su settori che dovrebbero essere piuttosto impermeabili (anche se non del tutto immuni) ad eventuali problemi specifici di Piazza Affari. Per esempio il settore dell'energia che dovrebbe beneficiare del rialzo del prezzo del petrolio e del fatto che i profitti sono in dollari americani. Nel segmento dei finanziari, invece, i titoli del risparmio gestito sono stati esclusi dalla correzione. Dal primo gennaio al 31 luglio i titoli del risparmio gestito (Anima, Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e Fineco) hanno fatto peggio sia dell'indice Ftse mib che delle principali banche (Intesa, Ubi e Unicredit). Ma dal primo al 21 agosto, sono rimasti stabili (-0,4%, ed escludendo il titolo Anima, hanno addirittura guadagnato in media l'1,5%) mentre il Ftsemib è arretrato del 5,3%, e le principali banche hanno perso in media il 10 per cento.

I titoli del settore costruzioni dovrebbe invece beneficiare degli investimenti in infrastrutture per ammodernare ponti, ferrovie, porti e aeroporti. Infine, potrebbe valere ancora la pena, una selezione dei big del made in Italy ad elevato export.

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