Draghi: "Rischi per l'Italia? Dai mercati nessun dramma"

Il presidente della Bce non dà giudizi su pensioni e debito. "Attendiamo i fatti"

Draghi: "Rischi per l'Italia? Dai mercati nessun dramma"

"La nostra missione non è tutelare i bilanci dei singoli Stati nazionali. Siamo fiduciosi che l'economia si sta rafforzando e la graduale riduzione dell'acquisto di attività sarà accompagnata da altre misure. Lo vediamo dalle reazioni alla nostra decisione del mercato, che non sono stato affatto drammatiche". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, a un europarlamentare che gli chiede sui rischi per l'Italia dalla fine del Qe.

"È necessario attendere. La prova del nove saranno i fatti". Per ora non dà un giudizio Mario Draghi, che in audizione alla commissione Affari economici del Parlamento europeo rimane cauto nella sua risposta a un'eventuale riforma delle pensioni e della gestione del debito pubblico in Italia.

"Le cifre che abbiamo visto in Italia sono piuttosto elevate, ma non incoerenti con l'esperienza storica. Non è un qualcosa che non si è mai visto prima", dice in merito allo squilibrio record dell'Italia nel sistema 'Target2'. Bankitalia ha un saldo negativo di oltre 480 miliardi di euro a giugno rispetto alle altre Banche centrali dell'eurozona.

"La nostra missione non è tutelare i bilanci dei singoli Stati nazionali.

Siamo fiduciosi che l'economia si sta rafforzando e la graduale riduzione dell'acquisto di attività sarà accompagnata da altre misure. Lo vediamo dalle reazioni alla nostra decisione del mercato, che non sono stato affatto drammatiche", chiarisce sui rischi che potrebbero arrivare dalla fine del Qe.

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