Rischio "blocco" sulle pensioni. Come avere l'assegno prima (dopo Quota 100)

Il governo non ha ancora svelato le carte per il dopo Quota 100. Ultima chiamata: 31 dicembre. Ecco il piano per le uscite

Rischio "blocco" sulle pensioni. Come avere l'assegno prima (dopo Quota 100)

Sei proposte per andare in pensione prima dei 67 anni: è quello che hanno chiesto i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil al ministro del Lavoro, Antonio Orlando, tramite un dossier contenente sei diverse modalità: vediamo quali. Alcune di queste sono per altro simili ad alcune misure già in vigore, come nel caso di opzione donna.

Età flessibile

Al primo posto fra le proposte dei sindacati compare l'età flessibile: in pratica, i confederali ipotizzano di recuperare la parte della legge Dini che riguarda chi ha tutta la pensione con regime contributivo, quindi chi ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996, ed allargarla a chi oggi si trova nel regime misto, chi si ritrova nel sistema retributivo fino al 31 dicembre 1995 ed in quello contributivo da quella data in poi. Quella legge, infatti, permette di andare in pensione a 64 anni purché sia stato maturato un importo di almeno 2,8 volte l’assegno sociale, quindi una pensione di poco inferiore a 1.300 euro al mese. I sindacati, come riporta laleggepertutti, chiedono che venga abbassata l'età a 62 anni e che si lasci il calcolo misto con una soglia di accesso ridotta tra 1,2 e 1,5 volte l’assegno sociale.

Attività gravose

Il secondo punto riguarda la platea dei beneficiari della pensione anticipata per chi svolge attività gravose: i sindacati vogliono che venga ampliata inserendo "i lavori manuali o simili prevedendo o l’uscita anticipata o che il coefficiente di trasformazione sia premiante, così da compensare chi va in pensione prima o dare un assegno più alto a chi invece sceglie di restare". Allo stato attuale, l'Ape sociale consente di andare in pensione anticipata a 63 anni se si appartiene ad una quindicina di categorie con un requisito minimo contributivo di 36 anni (30 per alcuni settori).

Donne lavoratrici e mamme

La terza proposta riguarda le donne: secondo il parere delle organizzazioni confederali, il governo dovrebbe rivalutare il ruolo delle mamme lavoratrici e di quelle che si occupano della cura di disabili o anziani. È così che è stato chiesto di allargare il sistema inserito dalla legge Dini per chi ha iniziato dopo il 1996: per ogni figlio fino ad un massimo di tre un abbuono contributivo di 4 mesi. Quindi, chi ha tre figli può smettere di lavorare 12 mesi prima, con un anno di anticipo. Per quanto riguarda l'assistenza e la cura ad anziani o disabili, i sindacati chiedono 1 anno di abbuono ogni 5 di assistenza.

Giovani e precari

Il quarto punto riguarda giovani e lavoratori precari: chi rientra soltanto nel sistema contributivo perde l’integrazione al minimo della pensione, garantita dal sistema retributivo. In questo modo, però la pensione rischia di essere davvero bassa ed i sindacati hanno chiesto un sistema che garantisca di colmare i vuoti contributivi ed i periodi di part-time.

L'assegno

Una vecchia battaglia che li ha fatti tornare alla carica ha l'obiettivo di preservare il potere di acquisto delle pensioni: Cgil, Cisl e Uil suggeriscono di "rafforzare la platea e l’importo della quattordicesima, aumentandola da mille a 1.500 euro e di estendere ai pensionati le detrazioni (bonus fino 100 euro) previste per i lavoratori dipendenti col taglio del cuneo fiscale".

I Fondi pensione

Sesto punto ma non ultimo per importanza è la proposta di creare un nuovo semestre di silenzio-assenso sui Fondi pensione per incentivare le adesioni: ciò significa che, una volta trascorsi sei mesi dal termine fissato dalla legge, il lavoratore viene automaticamente iscritto al Fondo a meno che il dipendente non abbia espresso in modo esplicito il suo rifiuto. Inoltre, la richiesta è di nuovi incentivi per i lavoratori precari e per le piccole aziende.

In generale, invece, sulla pensione di anzianità la proposta è di abbassare il requisito contributivo a 41 anni: oggi, invece, vengono richiesti 42 anni e 10 mesi agli uomini e 41 anni e 10 mesi alle donne. Tante buone proposte, qualcuna di queste andrà in porto? Staremo a vedere.

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