Erg compie 80 anni e regala 3mila euro ai dipendenti

Ai 675 lavoratori del gruppo cash e azioni. Nel piano al 2022 investimenti per 1,7 miliardi

Erg compie 80 anni e regala 3mila euro ai dipendenti

Preoccupazione per quanto riguarda le scelte, regolatorie e finanziarie, che dipendono dal governo; ma ottimismo per la certezza di essere un'azienda protagonista di un business in fase di forte sviluppo: la produzione di energie rinnovabili. Ecco quanto espresso dai vertici di Erg, Edoardo Garrone presidente, Alessandro Garrone vicepresidente e Luca Bettonte ad, in occasione della festa per gli 80 anni della società.

E, nonostante la «genovesità» garantita dalla compagine azionaria (il 63% è saldamente in mano a San Quirico delle famiglie genovesi Garrone e Mondini), Erg è stata capace di un gesto di grande liberalità che porterà nelle tasche dei dipendenti (675) circa 3mila euro di premio, di cui la metà in azioni (80 a testa) della società. Azioni che dal 2008, anno della svolta dal petrolio alle energie rinnovabili, ad oggi hanno garantito rendimenti pari al 15% all'anno. Una scommessa vinta sul fronte dei conti, quella nelle rinnovabili, ma che richiede un impegno sempre maggiore anche sul fronte della ricerca di nuove tecnologie e accorgimenti tecnici per rendere gli impianti eolici sempre più performanti. Nel piano al 2022, che prevede investimenti per circa 1,7 miliardi, Erg si prefigge di arrivare a una produzione di 3.600Mw, una crescita del 30% rispetto alla capacità attuale con l' apertura di nuovi parchi eolici e l'efficientamento di quelli esistenti. Il piano di espansione prevede la crescita in Germania, Francia e sopratutto Scozia dove il vento soffia impetuoso per 3.500 ore all'anno.

«Riteniamo che il nostro business ha detto Bettonte - sia fondamentale visti i cambiamenti climatici del pianeta. Inoltre ormai la produzione di elettricità verde è più competitiva rispetto a quella da gas o fonti fossili».

Il problema tecnico che resta da superare e quello dello «storage», la conservazione dell'energia in batterie al momento ancora troppo costose perché vento e sole non si attivano a comando come i generatori, e l'energia va consumata al momento della produzione. Pero anche in questo caso la tecnologia verrà in aiuto grazie a soluzioni di reti elettriche sempre più complesse.

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