Fisco, Rossella Orlandi: "Le agenzie fiscali rischiano di morire"

Lo sfogo della nuomero uno del Fisco: "È un’esperienza sociologica che l’Agenzia delle Entrate sia rimasta in piedi dopo l’azzeramento di 767 dirigenti"

Fisco, Rossella Orlandi: "Le agenzie fiscali rischiano di morire"

"È un’esperienza sociologica che l’Agenzia delle Entrate sia rimasta in piedi" dopo l’azzeramento di 767 dirigenti. "È rimasta in piedi solo per la dignità delle persone che vi lavorano, queste persone hanno la consapevolezza della loro funzione e della loro missione". È un omaggio ai dipendenti rimasti, che sintetizza però tutte le difficoltà di gestione della macchina fiscale, quello che il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi fa, con voce un pò incrinata, durante un convegno organizzato dalla Cgil sulle politiche fiscali. L’accenno arriva proprio mentre prosegue la fuga di figure dirigenziali da posizioni strategiche per la lotta all’evasione. La responsabile dell’ufficio Ruling Internazionale (che in pratica valuta il prelievo sulle multinazionali), Grazia Cappelleri - ha scritto il Corriere della Sera - ha lasciato per andare in uno dei più noti studi fiscali milanesi. A fine estate era accaduto lo stesso con alti dirigenti: Giammarco Cottani della direzione generale dell’accertamento, e Dario Sencar
responsabile dei controlli sui grandi contribuenti.

Che il ruolo e l’impegno dell’Agenzia siano strategici in settori chiave come il fisco internazionale e societario appare chiaro dai risultati che il governo si attende, ad esempio sul fronte della voluntary disclosure per regolarizzare i capitali all’estero. Il governo conta su 2 miliardi nel 2016 e la commissione finanze del Senato ha appena approvato il testo del decreto che proroga le domande fino a tutto novembre (il dl va ora in aula). L’evasione è del resto una sfida e le cifre che si attendono dalla lotta al fenomeno sono incassi con molti zeri. L’Europa sta stringendo i bulloni di un progetto chiamato Beps, che sta per Base erosion and profit shifting, che mira ad evitare l’"erosione" delle tasse dovute attraverso il trasferimento fittizio di utili. Le società - è stato stimato in un convegno organizzato a Milano da Ludovici&Partners - non pagano così tra i 100 e i 240 miliardi di dollari di tasse nei paesi del G20. Dal fisco, infine, arriva una novità aiuta contribuenti.

È diventato operativo il decreto sulle semplificazioni ed Equitalia fino al 21 novembre potrà ricevere le richieste dei contribuenti che non hanno versato le rate all’erario negli ultimi due anni e che sono quindi "decaduti". Per loro sarà possibile un nuovo piano da 72 rate. Un meccanismo analogo è previsto, in modo semi-automatico, per chi avrà questo problema in futuro: ma dovrà prima saldare le rate che non ha versato.

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