Fs-Anas, pronte le nozze da 10 miliardi

Firmati i decreti, a breve l'assise. Delrio: «Il dado è tratto»

Cinzia Meoni

«Il dado è tratto». È così che Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato il via libera alle nozze tra Fs e Anas a quasi due anni dall'avvio della prima fase esplorativa del governo. «Con i decreti Mit e Mef il governo ha dato il via libera al grandissimo gruppo industriale e infrastrutturale di Fs e Anas» ha affermato il ministero per poi sottolineare come l'operazione raggiunga «un grande risultato per connettere l'Italia sempre meglio nei suoi collegamenti nazionali e internazionali, puntando alla sostenibilità ed efficacia delle reti e degli investimenti. Attendiamo gli ultimi definitivi passaggi (l'assemblea degli azionisti di Fs, ovvero del Tesoro, che si terrà presumibilmente la prossima settimana ndr), ma il dado è tratto».

L'operazione, avverrà attraverso il conferimento alle Ferrovie del 100% di Anas dal Tesoro che ne detiene la proprietà e darà vita a un colosso da dieci miliardi di fatturato e con una rete di oltre 41mila chilometri. Anas entrerà quindi nell'universo di Fs (che oltre a Trenitalia, conta su altre controllate come Rfi) guidato da Renato Mazzoncini, in scadenza insieme al cda con l'approvazione del bilancio 2017. Il nuovo polo infrastrutturale disporrà della «forza necessaria per la realizzazione ed esecuzione di opere e progetti integrati disponendo di 108 miliardi di investimenti in dieci anni e 81mila dipendenti». «Ripagheremo la fiducia con il massimo impegno per realizzare al più presto le molte sinergie identificate. Verranno messe a disposizione di Anas tutte le competenze di ingegneria e di processo del gruppo» ha detto Mazzoncini. «L'integrazione con Fs rappresenta l'ultimo tassello del profondo processo di rinnovamento della società delle strade avviato due anni e mezzo fa», ha concluso il presidente Anas, Gianni Vittorio Armani.

Le nozze sono il

primo passo verso la quotazione dell'Alta Velocità che, presumibilmente, avverrà non prima di fine 2018 e con le modalità decise dal nuovo governo. L'Ipo sarà preceduta dal debutto in Borsa della concorrente Italo (Ntv).

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