Il Ftse All Share vola alto e arriva a quota 24.000

Dopo questo risultato, basta un soffio e per i più precisini avremo la soddisfazione di tagliare il traguardo. Ma è necessario andarci piano, perché questa volta azzeccata vale per le altre in cui non ci hai preso

Il Ftse All Share vola alto e arriva a quota 24.000

Ci siamo. Siamo arrivati a capolinea. Il Ftse All Share come avevamo previsto in alcune edizioni or sono è arrivato dove doveva arrivare cioè a quota 24.000. Basta un soffio e per i più precisini avremo la soddisfazione di tagliare il traguardo. Chi si loda si imbroda dice il vecchio Guido Bellosta, decano degli analisti finanziari italiani. Quindi ci devi andare piano, e questa volta azzeccata vale per le altre in cui non ci hai preso.

Ma tant’è.

Consideriamo due fattori:

1- Siamo arrivati ad un obiettivo grafico importante. Il massimo formatosi nel settembre del 2018 ci fa da tetto.

Grafico 1

2- Abbiamo un conteggio a 11 del Sequential di Thomas Demark, un sistema di analisi tecnica per prevedere i punti di inversione del ciclo (maggiori informazioni su https://www.emiliotomasini.it/ebooks-trading-systems/i-punti-di-inversione-del-ciclo/ ). Questo significa che nel corso della prossima settimana il nostro indice Ftse All Share o esploderà al rialzo o effettuerà un ritracciamento consistente. Insomma, dalla prossima settimana si cambia, in quale direzione ovviamente non so perché se lo sapessi sarei milionario senza fatica.

Grafico 2

Il combinato disposto dei due punti mi dice che il pendolo delle probabilità segna turbolenza in arrivo per cui un effetto immediato è quello che dobbiamo allacciare le cinture di sicurezza e stringere gli stop loss o stop profit che dir si voglia. E soprattutto dobbiamo cercare di limitare gli acquisti perché fino a quando non abbiamo visibilità di quello che succede non è bene mettere nuova carne al fuoco. Ovviamente fanno eccezione i titolini con meno di 500 milioni di capitalizzazione i quali saranno liberi di svolazzare come meglio pare loro liberi da ogni vincolo.

Facciamo un giro a volo d’uccello sulle opportunità:

DIGITAL BROS: non ci piacciono i trade di mean reverting ed effettivamente sul grafico mensile stiamo afferrando per la lama un coltello che cade sperando di non tagliarci. Però se la guardate sul daily è un amore di titolo che ha fatto +12.8% in un giorno (segnalato da noi a +5%). Il controvalore scambiato è spettacolare rispetto al passato e quindi questa euforia non si esaurirà in qualche giorno ma è destinata a proseguire per qualche altro giorno. Non lo consigliamo certo per il lungo periodo perché ha avuto un bilancio 2018 deludente con perdita di fatturato e di redditività significativa (fatturato a -50% e redditività da 21.39 milioni di utile a 4.30 milioni di utile). Un amorazzo primaverile, chiamiamolo così …

Grafico 3

EMAK: è un titolo più che altro di cui il mercato si è dimenticato. Fondamentalmente è interessante, con una buona stabilità della redditività e un incremento costante della stessa. Nel 2018 si vanta di un ROE al 12.46% e un ROI al 10.51%.

In termini di fair value con il metodo DCF dovremmo essere ad uno sconto sul prezzo di mercato di circa il 30%. Ma sul profilo tecnico la congestione a triangolo sul mensile fa venire pensieri sporcaccioni mentre sul daily l’incremento di volumi e di momentum nell’ultima barra fa presagire un imminente breakout.

Grafico 4

Grafico 5

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