Ilva, nessun passo avanti. E Di Maio pensa ad annullare la gara

Nessun passo avanti per l'Ilva. Di Maio chiede maggior sforzi alla ArcelorMittal. A rischio il lavoro di 3mila dipendenti

Ilva, nessun passo avanti. E Di Maio pensa ad annullare la gara

Ancora un nulla di fatto per i 3mila dipendenti dell'Ilva che rischiano di esser mandati a casa in seguito al piano tra l'ArcelorMittal e l'ormai ex ministro Carlo Calenda. Oggi il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio ha incontrato i sindacati e, a margine dell'incontro, ha detto: "Domattina al massimo nel pomeriggio manderemo all'avvocatura dello Stato la richiesta di parere per quanto riguarda l'annullamento in autotutela della gara di ArcelorMittal che entra in Ilva".

Il ministro ha fatto sapere che non ci sarà nessun tavolo di discussione fino a quando non "arriverà un'offerta migliorativa sull'occupazione da parte di ArcelorMittal". Una posizione in parte condivisa anche dalla Fiom che, tramite la sua segretaria generale Francesca Re David, fa sapere: "Se il governo convoca nei prossimi giorni saremo presenti, ma senza un cambiamento delle posizioni dell'azienda su occupazione e diritti per le lavoratrici e i lavoratori, il tavolo non farà nessun passo avanti. Il governo è uno dei firmatari del contratto di aggiudicazione, e quindi deve assumersi le proprie responsabilità".

Una posizione più

radicale è invece quella della Uilm: "Oggi è una giornata importante. Penso che la conclusione non possa essere quella di un rinvio. Oggi è la prova del nove. O c’è un accordo oggi oppure c’è il fallimento".

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