C’è anche un’Italia che ce la fa e che crede nell’Italia: ieri Italcementi, uno dei gruppi storici dell’industria italiana, ha inaugurato a Bergamo, nel parco scientifico tecnologico Kilometro rosso, il nuovo centro di ricerca e innovazione, chiamato «i.lab» e progettato dall’architetto americano Richard Meier. Ricerca e innovazione - come ha sottolineato anche il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini - sono le parole chiave per quella fase di (ri)crescita dell'Italia determinante per uscire dalla depressione. Qui Italcementi ha investito 40 milioni per il «cervello» del gruppo, dove vengono individuati gli sviluppi per un materiale, il cemento, erroneamente considerato maturo e invece considerato uno dei componenti dell'edilizia con più alto potenziale di evoluzione.
Parlano i numeri: il gruppo bergamasco dal 1992 ha protetto 92 brevetti per famiglie di prodotti che hanno generato oltre 700 applicazioni industriali. Si va dal cemento lucido come il vetro, utilizzabile per rivestimenti esterni e interni, a quello ruvido più drenante dell’argilla, usato per rivestimenti stradali, a quello «trasparente», fitto di fessure che fanno trasparire la luce senza far venire meno la tipica resistenza del materiale.
Nei cinque piani dell’edificio (tre sotterranei) lavorano 120 persone, un esercito di chimici, fisici, ingegneri chiamati a dare nuova vitalità a una materia antica. Tutto ciò nonostante l’ad del gruppo, Carlo Pesenti, non sia affatto ottimista sulle prospettive della situazione economica, sulla quale si è detto esplicitamente «negativo» sia quanto a durata, sia per il trend d'inflazione sui fattori di costo; e lo sarà fino a quando non si risolveranno quelle che chiama le «tre elle»: liquidità, lavoro, legalità, che ben riassumono la situazione italiana attuale.
Intanto Italcementi dà questa prova di coraggio e di fiducia anche grazie al fatto di aver intuito in tempo la crisi proveniente dagli Stati Uniti e di aver assunto in tempo le azioni conseguenti. «Nel 2012 beneficeremo di queste iniziative», ha rivelato il dg Giovanni Ferrario, «negli ultimi quattro anni abbiamo creato misure di efficienza che ci hanno portato 750 milioni di risparmi e altri 100 verranno nel 2012; il tutto senza toccare lo sviluppo a lungo termine». Il gruppo Italcementi è presente in quattro continenti, è il quinto produttore di cemento al mondo, è una delle prime dieci società industriali italiane e fattura 4,7 miliardi (13 milioni all'anno sono destinati alla ricerca).
L’edificio di Meier, architetto di fama internazionale, sorge all’estremità Est di Kilometro rosso, il polo caratterizzato dal lungo muro rosso visibile dall’autostrada Milano-Venezia, che concentra 1.300 ricercatori di 40 aziende e di cui è presidente Alberto Bombassei. L’i.lab Italcementi è un edificio intelligente, ricco di tutti gli accorgimenti disponibili in campo energetico e funzionale.
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