In Italia sono oltre 700mila le Volkswagen da controllare

Un incontro positivo, durante il quale l'ad Massimo Nordio ha ribadito impegno e investimenti di Audi Group, come riportato nella lettera ufficiale recapitata tempo fa dalla Germania, su Lamborghini, Ducati e Italdesign. Con Volkswagen Group Italia, inoltre, viene aperto un canale di dialogo per seguire l'evoluzione del dieselgate». Così Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim, secondo il quale, però, l'unica nota stonata dell'incontro di ieri tra sindacati e vertici della società importatrice, è stata l'assenza della Fiom emiliana e delle Rsu di Ducati e Lamborghini della stessa sigla. «Fim era al completo e per la Uilm c'era il segretario bolognese in rappresentanza di Ducati», aggiunge Uliano.Nella riunione l'ad di Volkswagen Group Italia, Nordio - riferiscono i sindacati - ha fatto il punto della situazione, illustrando l'andamento delle vendite nel 2015 (204.097 unità, in crescita del 9,7% con tutti i marchi positivi). «Resta da vedere cosa accadrà a livello globale nei prossimi mesi alla luce dei richiami, delle sanzioni e delle class action. Ecco perché sarà importante un confronto continuo con noi sindacati», osserva Uliano. A Fim, Fiom e Uilm sono stati quindi ricordati i numeri dei richiami: 11 milioni nel mondo, di cui 8,5 milioni nella sola Europa e 709.374 in Italia. Ai proprietari delle automobili interessate dal software sotto accusa è già stata inviata una lettera di spiegazioni; il richiamo su questi veicoli è previsto a partire dai prossimi mesi del 2016, «il tutto senza spese da parte degli utenti», è stato ricordato.In Germania, intanto, Volkswagen potrebbe offrire sconti ai proprietari di un'autovettura coinvolta nel dieselgate per passare a un modello nuovo.

Per il magazine Manager Magazin, il gruppo guidato da Matthias Müller si aspetta che i costi dello scandalo lievitino fino a un massimo di 30 miliardi di euro.Secondo l'agenzia Dpa, invece, le offerte speciali potrebbero riguardare veicoli con motori diesel 1.6, che richiedono costosi aggiornamenti hardware, e non semplici correzioni software. PBon