Giornata debole in Borsa per i titoli delle tlc in Europa, alle prese con il rebus del roaming. A preoccupare è la norma che vede la cancellazione delle tariffe di roaming internazionale. Ma, da quanto trapela, la Ue starebbe già pensando di reintrodurre la sua prima proposta, poi ritirata, che vedeva il roaming abolito solo per 90 giorni e non per tutto l'anno. Bruxelles starebbe inoltre progettando un regolamento in favore degli ex-monopolisti per permettere un aumento degli investimenti nei servizi di banda larga. Tra i temi sul tavolo ci sarebbero norme che consentono agli ex-monopolisti di impedire l'accesso alle loro reti ad operatori concorrenti a meno di situazioni di inefficienza del mercato.
Il nuovo regolamento potrebbe favorire Telecom Italia ieri debole in Borsa (-1,1%) insieme alle altre tlc. Ieri l'ad di Telecom Flavio Cattaneo ha comunque ribadito di non temere l'arrivo del gruppo di Xavier Niel. Tesi questa rafforzata dai pareri di Intermonte e Morgan Stanley. «Ci aspettiamo conseguenze finanziarie moderate per Telecom dall'arrivo di Iliad», ha detto Morgan Stanley perché il mercato «sembra abbastanza saturo con una penetrazione del 155%». E per Intermonte l'obiettivo di Iliad di raggiungere il 15% di quota di mercato «sembri molto ambizioso» vista anche la storia di 3.
Iliad, che compererà alcune frequenze messe in vendita, causa Antitrust, dalla fusione tra «3» e Wind, ha già preparato due società con sede a Roma. Lo statuto di entrambe prevede l'installazione, lo sviluppo e la gestione di apparati e impianti fissi e mobili per fornire servizi di tlc.
Quanto ancora alla
fusione «3» Wind è emerso che le controllanti Vimpelcom e Hutchison avrebbero firmato un accordo di put and call, esercitabile da fine 2019, per la cessione delle rispettive quote al partner nella joint venture italiana.MC- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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