Via libera del cda di Carige al bond subordinato al 13%

Via libera del cda di Carige al bond subordinato al 13%

Il cda di Carige ieri ha dato il via libera al prestito obbligazionario da almeno 320 milioni di euro da emettere entro fine anno. Il bond è necessario al piano di rafforzamento patrimoniale chiesto da Bce e sarà sottoscritto dallo Schema volontario del Fondo di garanzia per la tutela dei depositi, se ci sarà l'ok dell'assemblea di quest'ultimo, ed eventualmente da altri investitori (soci e non) la cui adesione potrebbe portare l'emissione fino a un ammontare massimo di 400 milioni. Il documento che contiene le informazioni base dell'emissione indica un coupon annuo al 13%, una scadenza a 5 anni e una tempistica fino a 12 mesi per la conversione del titolo che dovrebbe come essere rimborsato in primavera dall'aumento di capitale.

Il bond permetterà a Carige di riportare i coefficienti patrimoniali sopra i requisiti chiesti dalla Bce, in attesa dell'assemblea dei soci del 22 dicembre, che dovrà dare il via libera all'aumento atteso poi per marzo, a valle dei risultati dell'intero 2018 e del nuovo piano industriale che sarà messo in campo dall'ad Fabio Innocenzi. Carige dovrebbe infine studiare, su stesso suggerimento della Bce, «tutte le opzioni, inclusa un'aggregazione».

Oggi, intanto, si riunirà l'assemblea dello Schema volontario del Fondo interbancario che dovrebbe riuscire a raggiungere il quorum, tra le banche aderenti, per dare il via libera

alla sottoscrizione del bond subordinato.

In Piazza Affari, nel frattempo, il titolo dell'istituto ligure ieri ha perso un altro 5% attestandosi a 0,0019 euro. Nell'ultimo mese il calo accumulato è stato del 58,7 per cento.

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