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L'incubo fiscale delle pmi

Gli imprenditori delle piccole imprese italiane che, non scordiamolo mai, rappresentano l'ossatura del nostro sistema industriale, vivono l'incubo della "forbice"

L'incubo fiscale delle pmi

Gli imprenditori delle piccole imprese italiane che, non scordiamolo mai, rappresentano l'ossatura del nostro sistema industriale, vivono l'incubo della «forbice». Dove l'utensile d'acciaio di norma utilizzato per tagliare, a loro ricorda un problema enorme che li riguarda nell'esercizio della propria attività: la forbice assai larga di tassazione tra la piccola e la grande impresa. Lo ha ricordato, nei giorni scorsi, anche il presidente di Confapi, Cristian Camisa, associazione che rappresenta molte realtà delle pmi. Sottolineando la necessità che debba ridursi quella forbice oggettivamente assai dannosa. Infatti, per via di patent box e altre normative vigenti, il tax rate per le aziende di grandi dimensioni, nella maggior parte dei casi, non supera il 25 per cento. Mentre le imprese di dimensioni assai più contenute, ovvero le pmi, si vedono costrette a fare i conti con un drammatico 60% e talvolta la percentuale va anche oltre. Il che non dovrebbe succedere.

Perché l'Italia che si regge su un sistema d'impresa a fortissima vocazione pmi accetta che i piccoli paghino più tasse rispetto alle espressioni della grande industria e delle multinazionali? Già, perché? L'incubo non è fenomeno nato di recente, lo sappiamo. I piccoli imprenditori dormono male da quel dì. Perché, storicamente, la politica li trascura, pensa ad altro, persegue il metodo delle relazioni con soggetti che amano la vetrina e da cui possono ottenere (o si illudono di ottenere) benefici tangibili.

Nel capitalismo relazionale non vi può essere posto per le pmi. E non è che i piccoli imprenditori bramino per frequentare quei tavoli. Loro desiderano solo di essere messi nelle condizioni di poter svolgere la propria missione alla pari. Cioè, senza privilegi di sorta ma anche senza immotivate discrepanze. Ecco allora che i decisori pubblici dovrebbe finalmente dare un segnale di discontinuità. E ricorrere alla forbice per dare un taglio a questo deprimente disallineamento.

Insomma, basta incubi per gli imprenditori delle pmi.

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