Continua la corsa a ostacoli di Alitalia in vista del traguardo dell'alleanza con Etihad. Ieri nel corso di un vertice a Palazzo Chigi tra governo, azionisti, banche e l'azienda «sono stati fatti passi avanti», come hanno riferito il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Graziano Del Rio e il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. «Con le banche - ha spiegato Lupi - siamo in fase conclusiva. Mancano solo alcuni dettagli. Si è giunti quindi al rush finale, vediamo il traguardo». I riflettori si puntano ora sulla giornata di oggi, quando entrerà nel vivo la partita sugli esuberi con l'incontro governo-sindacati. Le Poste, che oggi detengono il 19,48% di Alitalia, potrebbero intanto aumentare la propria quota. È un'indicazione che si ricava dal comunicato diffuso ieri: «Il cda di Poste valuterà eventuali nuovi investimenti solo dopo un'attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, alla struttura societaria dell'accordo e alla valorizzazione della sua quota azionaria». L'affermazione va interpretata.
Infatti il gruppo, poiché l'Ue è intenta a individuare eventuali aiuti di Stato nel suo ingresso in Alitalia, sottolinea che «l'interesse di Poste Italiane continua a essere legato principalmente alle sinergie industriali e commerciali da realizzare nel settore della logistica».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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