Lavoro agile, maggiori tutele e responsabilizzazione dei dipendenti. Questo prevede il nuovo accordo aziendale firmato dal gruppo Mondadori e dai sindacati Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil che entrerà in vigore dal 1 gennaio. L'accordo è stato approvato dal 98% di lavoratrici e lavoratori. Riguarda i 1.500 dipendenti con contratto grafico editoriale (sui circa 3.000 totali del gruppo tra Italia e Francia). «Questo accordo nasce dalla volontà di Mondadori di definire, d'intesa con il sindacato, un nuovo modello di contratto che metta la persona al centro del rapporto con l'azienda», dice Daniele Sacco, direttore centrale risorse umane e organizzazione della società. «Crediamo che tutte le nostre risorse siano un valore fondamentale e che le loro esigenze personali siano un elemento di primaria importanza». L'accordo, innovativo per quanto riguarda l'editoria, prevede tra l'altro la gestione autonoma dell'orario di lavoro, con una sola timbratura, nell'intento di trovare un punto d'incontro tra esigenze lavorative e individuali. Grande è l'attenzione dedicata alla famiglia. Così viene introdotta la riduzione dell'orario nei 6 mesi successivi al rientro dalla maternità e l'anticipazione dello stipendio pieno per i periodi a retribuzione ridotta. I neo-papà, invece, avranno 10 giorni di permesso retribuito.
E per i casi di gravi malattie è stata prevista la sospensione del periodo di comporto, ossia il numero massimo di assenze che il dipendente può fare senza perdere il posto. Spazio anche a iniziative di formazione e alla crescita professionale, favorita anche attraverso occasioni di mobilità interna.
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