Economia

Monti fa il permaloso: "L'Italia non contagia"

Replica piccata del premier alla Commissione Ue che ieri aveva espresso i propri timori sulla tenuta dell'Italia

Monti fa il permaloso: "L'Italia non contagia"

"L’Italia non contagia nessuno". Il presidente del Consiglio Mario Monti replica duramente al commissario Ue agli Affari economici e monetari europei, Olli Rehn. Nel rapporto sugli squilibri macroeconomici presentato ieri, la Commissione europea aveva infatti tirato le orecchie al Professore spiegando che i problemi dell’Italia potrebbero contagiare il resto d’Europa. Da diverse settimane l'Unione europea continua a puntare il dito contro il Belpaese per l’elevato debito pubblico, la perdita di competitività e la debolezza del sistema bancario.

Nonostante i dati economici siano pesantemente negativi e le parti sociali alzino la voce allarmate dalla progredire della crisi economica, Monti non vuole sentire ragioni. Da qui la replica, a dir poco piccata, ai "colleghi" di Bruxelles. Il premier italiano ha, infatti, ricordato che anche ieri la stessa Commissione europea ha detto che è altamente probabile una decisione per abrogare la procedura per il disavanzo eccessivo dell’Italia. "A questo G8 non si sta parlando del nostro Paese - ha continuato il leader di Scelta civica - mentre al precedente incontro dei grandi il ruolo dell’Italia fu discusso". Parlando a Londra dove è impegnato al vertice dei ministri degli Esteri del G8, il Professore si è comunque detto "sicuro che l’Italia e il prossimo governo proseguiranno sulla strada della disciplina di bilancio". Monti ha quindi detto che "il prossimo governo dovrà tenere conto delle relazioni internazionali" perché "l’Italia non agisce in isolamento". Infine, Monti si è augurato che al vertice dei primi ministri del G8 di giugno, che si terrà in Irlanda del Nord, ci vada "il prossimo presidente del Consiglio con pienezza di poteri e non un presidente del Consiglio lungamente in uscita".

Ieri la Commissione europea ha rimarcato che "le potenziali ripercussioni economiche e finanziarie sul resto dell’Eurozona restano considerevoli, se le turbolenze dei mercati finanziari relative al debito pubblico italiano si intensificano nuovamente".

Per Bruxelles l’Italia rimane "vulnerabile agli improvvisi cambiamenti degli umori dei mercati" e questo evidenzia "l’esigenza di mantenere il miglioramento del bilancio in termini strutturali" affinché il rapporto tra debito e pil venga condotto "sulla strada di una regolare riduzione".

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