Nel Nord i matrimoni civili superano quelli religiosi

Secondo i dati Istat il rito religioso resta il preferito a livello nazionale, ma al Settentrione le abitudini stanno cambiando. In aumento le nascita, meno iscritti all'università

Il matrimonio di una giovane coppia
Il matrimonio di una giovane coppia

Cambiano i tempi: sono sempre meno quelli che scelgono di sposarsi in chiesa. A livello nazionale il matrimonio religioso resta il più diffuso (60,2%), ma al Nord prevale il rito civile con il 51,7% rispetto al 48,3% degli altri, come rivela l'annuario Istat 2011. L'anno scorso sono state celebrate oltre 208mila unioni, quasi novemila in meno rispetto al 2010.

Cresce inoltre il numero di disoccupati tra i giovani sotto i 35 anni: sono un milione e 128mila gli italiani tra i 15 e i 34 anni in cerca di lavoro. E va peggio per gli under 30: in questo caso a soffrire sono i laureati, il cui tasso di disoccupazione è più elevato rispetto a quello dei diplomati. L'Istat registra anche un allungamento del periodo di disoccupazione: uno su due è in cerca di lavoro da almeno un anno. Il tasso d’inattività resta particolarmente elevato per le donne, specie al Sud, dove poco più di sei donne ogni dieci in età lavorativa non partecipano al mercato del lavoro.

Si conferma, però, la tendenza italiana a vivere in una casa di proprietà (il 72,4% degli italiani).

La maggioranza delle famiglie, inoltre possiede un pc e una su tre ha un condizionatore. Fra le principali utenze domestiche, a incidere di più sul budget familiare sono, nell’ordine, la bolletta del gas (2,2% della spesa totale), quella dell’energia elettrica (1,8%) e la bolletta telefonica (1,4%).

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