Piaggio ridisegna il debito e crea 90 posti a Pontedera

Piaggio ridisegna il debito e crea 90 posti a Pontedera

Allungare la vita media del debito (476 milioni alla fine del 2013) da 2,4 a più di quattro anni: per Piaggio obiettivo raggiunto grazie al risultato positivo seguito al collocamento di un bond da 250 milioni della durata di sette anni e con un interesse annuo pari al 4,625%. Le richieste per l'obbligazione hanno raggiunto quota 2 miliardi (otto volte circa l'ammontare offerto), costringendo così il gruppo guidato da Roberto Colaninno a incrementare da 200 a 250 milioni l'importo raccolto. La mossa di Piaggio è piaciuta: tagliare la cedola di un proprio bond aumentandone però l'importo (l'offerta di scambio tra l'emissione obbligazionaria da 150 milioni con cedola al 7% e scadenza prevista nel dicembre 2016 e i nuovi titoli).
Piaggio, in questi mesi, sta cavalcando un'onda positiva: in Borsa il titolo (ieri -0,22% a 2,74 euro) è salito in un mese del 13,50%, con stime a breve di un ulteriore rialzo. A favorire il gruppo motociclistico, dopo la presentazione del piano industriale avvenuta alla fine di marzo, sono anche i segnali di ripresa del mercato in Italia: +28,3% in marzo che, però, si confronta con il -47% dello stesso mese 2013; bene, poi, soprattutto gli scooter (+39,6%), mentre i «cinquantini» (+11%) sono riusciti a frenare l'emorragia; positive anche le moto (+14,7%), secondo i dati di Confindustria Ancma. In questi scenario, il gruppo Piaggio ha visto crescere, in Italia, le vendite del 9% (portando al 18% la quota in Europa) con una penetrazione del 26% per gli scooter. Gli analisti attendono ora la fine di aprile per conoscere i dati di vendita in India, mercato strategico per Piaggio, che, secondo Banca Akros, non saranno positivi come quelli italiani.
Sul fronte industriale, intanto, Piaggio ha dato un importante segnale ai sindacati, assumendo 90 persone (le stesse che lavoravano presso un fornitore costretto a chiudere), tutte occupate nel nuovo impianto per la meccanica realizzato all'interno del comprensorio di Pontedera. Il sito avrà il compito di gestire le lavorazioni meccaniche di precisione destinate agli scooter e alle motociclette. «In questo modo - il commento di Colaninno - viene rafforzata la centralità di Pontedera, e del territorio toscano, anche nel campo della produzione tecnologicamente più avanzata di componentistica e motori per tutti i nostri marchi».

Con la domanda di due ruote in aumento, all'orizzonte ci sarebbe la richiesta, da parte dell'azienda, di introdurre alcuni sabati lavorativi (l'ultima volta risale a due anni fa). A non starci, rispetto alle altre sigle sindacali, è ancora una volta la Fiom.

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