La nascita di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), in attesa che l'assemblea straordinaria del Lingotto approvi l'operazione conclusa da Sergio Marchionne (sarà convocata dal prossimo cda), proietta fin da ora la nuova società sul tetto del mondo come numero di marchi automobilistici posseduti: 12 (Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional, Ferrari, Maserati, Chrysler, Dodge, Ram, Srt e Jeep), rispetto ai 9 di Volkswagen Group (Volkswagen, Volkswagen Veicoli commerciali, Audi, Seat, Skoda, Lamborghini, Bentley, Bugatti e Porsche) e agli 8 di General Motors (Chevrolet, Cadillac, Buick, Gmc, Holden, Opel, Vauxhall e Isuzu). Una soddisfazione per Marchionne che, a questo punto, riesce a sopravanzare, almeno nel portafoglio marchi, i rivali di sempre, cioè i tedeschi. Parlando solo di automobili e veicoli commerciali, dalla lista del gruppo tedesco non abbiamo contato l'italiana Ducati (moto) nonché i camion di Man e Scania (con i veicoli pesanti, comunque, i brand che fanno capo a Wolfsburg diventerebbero undici). Se invece si guarda la classifica delle vendite è tutta un'altra musica. Le cifre definitive delle immatricolazioni del gruppo Volkswagen, incluse quelle dei camion delle controllate Man e Scania, spingono il colosso con al volante Martin Winterkorn al secondo posto nella classifica mondiale dei costruttori, dietro a Toyota, ma davanti alla Gm della neo numero uno Mary Barra, che diventa terza.
Il gruppo tedesco ha infatti comunicato di aver venduto l'anno scorso 9,73 milioni di unità (rispetto ai 9,98 milioni di Toyota e i 9,71 milioni di General Motors). Gli analisti ritengono che Wolfsburg riuscirà a realizzare il target di immatricolazioni di 10 milioni prima del 2018, l'anno fissato dai vertici del colosso. Secondo Autofacts, in proposito, tra cinque anni il gruppo tedesco, che già da tempo ha messo fuori la freccia, avrà conquistato la vetta con oltre 12 milioni di unità. Lo scenario, quindi, è destinato a mutare radicalmente. Settima posizione, invece, per Fiat Chrysler, con poco meno di 4,4 milioni di veicoli venduti. Giorgio Elefante, responsabile in Italia di PwC Italia per l'automotive, interpellato dall'Ansa, osserva che tra le società che nel 2018 vedranno crescere i volumi di oltre un milione c'è soprattutto Fca (1,42 milioni, per complessivi 5,8 milioni di veicoli) e, a seguire, Ford (1,37), Hyundai (1,35) e Honda (1,32). In fatto di aumento della produzione oltre quota 2 milioni, spiccano invece Renault-Nissan (2,83 milioni) che si avvia a conquistare tra cinque anni la terza piazza mondiale, Volkswagen (2,43) e General Motors (2,26).
Tornando al Lingotto, Marchionne sta rientrando a Detroit dopo gli impegni italiani per il cda e la conference call nella quale ha svelato il nome della nuova società (Fca), confermato le sedi legale e fiscale in Olanda e Regno Unito, e auspicato la quotazione del gruppo a Wall Street il prossimo primo ottobre. Il 13 febbraio, in occasione dell'Auto Show di Toronto, città dove vive la madre Maria, Marchionne ha accettato (è la prima volta a un Salone) di tenere il discorso inaugurale.
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