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Sea teme le mosse di Hogan: «Linate svuoterà Malpensa»

Il presidente Modiano: «Abu Dhabi ha le idee chiare, ma la svolta cannibalizzerà lo scalo intercontinentale». Il nodo del decreto Lupi

La strategia di Alitalia-Etihad su Milano «preoccupa» la Sea. Pietro Modiano, presidente della società che gestisce gli scali di Linate e di Malpensa, teme che l'aeroporto cittadino «cannibalizzi» quello intercontinentale, sottraendogli traffico. Ieri Modiano ha incontrato per la prima volta James Hogan, il numero uno della compagnia di Abu Dhabi che nella sua giornata milanese ha visto anche i dipendenti Alitalia e i banchieri «alleati», Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, e Federico Ghizzoni, ad di Unicredit. Modiano ha espresso vivo apprezzamento sulla «grande forza» manageriale espressa da Etihad e «sulle idee molto chiare per il futuro» di Alitalia.

Ma Milano è un luogo complesso: due aeroporti che appartengono allo stesso gestore ma che si fanno concorrenza; Linate centrale, comodo, e funzionale al lungo raggio attraverso i grandi hub europei, a cominciare da Francoforte; Malpensa, decentrato, nato come hub e derubricato ad aeroporto intercontinentale. Etihad mostra più interesse per Linate, per il quale ha sollecitato una liberalizzazione dei voli, oggi sottoposti a due vincoli: 18 all'ora e solo per capitali europee, salvo Francoforte. Il nuovo decreto dovrebbe arrivare domani e prevedere un ampliamento delle destinazioni, soprattutto verso la Germania: si è parlato di Stoccarda, Düsseldorf, Amburgo, Vienna, Berlino. Tutte destinazioni nell'orbita di Lufthansa. Perché Linate dovrebbe cannibalizzare Malpensa? Perché tutte le tratte operate da qui sottrarrebbero collegamenti all'aeroporto più grande ma più scomodo.

La partita è, tuttavia, più ampia. Il decreto-Lupi sarà «temporaneo» per i sei mesi dell'Expo. Ma anche il decreto Bersani del 2001, tuttora in vigore, era provvisorio.

Durerà anche quello di Lupi? La «temporaneità» serve forse a mitigare l'atteggiamento dell'Ue, alla quale Lufthansa potrebbe far ricorso? Proprio su Linate pare che si voglia scatenare una guerra tra Etihad - per mezzo di Alitalia - e Lufthansa, con obiettivi legati alla (ri)conquista del mercato del Nord Italia, che oggi appartiene in buona parte ai tedeschi. Parallelamente, però, Alitalia non punta su Malpensa per il lungo raggio, che dovrebbe essere l'alternativa agli hub europei; dunque il disegno complessivo non è ancora così chiaro.

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