Al valzer delle alleanze Fca in cerca del partner

Dopo Psa-Opel spunta un'ipotesi di dialogo tra Volkswagen e Tata. Marchionne nel guado

Al valzer delle alleanze Fca in cerca del partner

Pierluigi Bonora

Il Salone internazionale dell'auto di Ginevra, che resta il più importante a livello mondiale, si appresta a tagliare il suo 87° nastro (il pubblico potrà accedere al Palexpo dal 9 al 19 marzo). Ma oltre alle tante novità esposte, la rassegna avrà come tema centrale quello delle alleanze tra costruttori

È IL GIORNO DI PSA-OPEL

Oggi, vigilia delle due giornate del Salone dedicate ai media, i vertici di Psa e General Motors, ad appena due settimane dalle prime indiscrezioni, annunceranno tempi e modi del matrimonio tra il gruppo francese e il marchio Opel, che gli americani hanno deciso di cedere.

L'operazione, che con oltre 4,3 milioni di veicoli all'attivo proietterà Psa (Peugeot-Citroën-Ds) con Opel (e Vauxhall) tra i big del settore, segue il blitz di Nissan-Renault su Mitsubishi e l'accordo «open» Toyota-Suzuki. Il settore è in grande fermento e altre sorprese potrebbero arrivare.

FCA STA A GUARDARE

Primo a evidenziare, già da tempo, la necessità di consolidamento nel settore e a proporsi come battistrada, alla fine il Gruppo Fca è stato beffato dai «candidati» partner. General Motors in primis, ma anche Psa, più volte indicato come socio su misura per Fca, alla fine l'accordo l'hanno fatto. Ma tra loro. Per di più, Gm ha mollato ai francesi quella Opel che l'ad Sergio Marchionne aveva tentato di portare a casa nel 2009.

LE STRADE DEL LINGOTTO

Fiat Chrysler Automobiles approfitterà delle voglie di grandezza del presidente americano Donald Trump per allacciare un dialogo con la Gm della riluttante Mary Barra? Se sarà così, chi condurrà la trattativa vista l'impossibilità di mettere al tavolo la top manager con Marchionne? Il Lingotto tenterà la pista tedesca che, tra l'altro, l'azionista John Elkann non disdegnerebbe? Oppure, alla fine, saranno i cinesi, che hanno nel mirino il mercato europeo, a spuntarla?

VOCI SU VOLKSWAGEN-TATA

A Ginevra se ne dovrebbe sapere di più anche su un possibile accordo tra il Gruppo Volkkswagen e la divisione Motors del colosso industriale indiano Tata, cliente affezionato del Salone svizzero. Allo studio ci sarebbe la condivisione di piattaforme modulari sia per l'India sia per i mercati emergenti. E magari qualcosa di più, anche in chiave green.

Non è da dimenticare, inoltre, che Tata controlla il Gruppo Jaguar Land Rover, che sta correndo molto in Cina e Nord America, e ha archiviato un inizio d'anno spumeggiante sul fronte delle vendite. Resta da vedere come Fca, che con Tata ha in vigore accordi di collaborazione, potrebbe prendere un'intesa tra i tedeschi e il suo socio.

Tata ha intanto già smentito l'ipotesi di cessione del ramo auto a Ford.

LE ELEZIONI IN FRANCIA

Il risultato elettorale per il cambio della guardia all'Eliseo è atteso non solo per i riflessi sulle nozze Psa-Opel, ma anche sul fronte Renault-Nissan.

I giapponesi, diventati protagonisti dell'Alleanza, avevano minacciato il divorzio se non avessero avuto garanzie di non interferenze nella loro governance sia dello Stato, azionista di Renault, sia degli stessi francesi a capo dell'Alleanza. L'accordo è poi arrivato. Il numero uno Carlos Ghosn, intanto, ha di recente ceduto la carica di ad di Nissan a Hiroto Saikawa. Ma come la penserà il nuovo inquilino dell'Eliseo?

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