Recessione, per Visco le incertezze frenano l'economia: "Servono riforme strutturali e stabilità"

Per il presidente di Bankitalia, a pesare sull'economia del Paese, soprattutto l'instabilità politica e i fattori esterni. E aggiunge: "Per dare sostegno alla crescita è necessario preservare la fiducia nel percorso di riequilibrio dei conti pubblici e nella prospettiva di riduzione del rapporto tra debito e pil"

Recessione, per Visco le incertezze frenano l'economia: "Servono riforme strutturali e stabilità"

"Sono peggiorate le prospettive della domanda estera, le aspettative delle Imprese e la dinamica degli investimenti". Ha esordito così Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento al Forex, organizzato a Cinecittà, a Roma, da Iccrea Banca. Per l'economista, previsioni piuttosto negative, visto che le ultime stime di crescita dello 0,6% del prodotto interno lordo 2019, appena uscite a gennaio, avrebbero "ampi margini di ribasso".

Tutti i fattori

Per il governatore, tra i fattori ci sarebbe "la domanda interna", che avrebbe "risentito del marcato aumento dell'incertezza", legata prima alla "partecipazione alla moneta unica", poi "al difficile percorso della manovra". E sulle proiezioni che vedrebbero per il Paese un pil a +1%, cioè quelle dell'esecutivo giallo-verde, per Bankitalia "gravano fattori di rischio rilevanti, sia di origine internazionale sia interna". E lo spread, a 50 punti, "resta elevato", nonostante sia calato di circa 80 punti base dai massimi.

L'incertezza politica

Tra le cause della frenata, anche l'incertezza sulla politica che, secondo Visco, non si sarebbe dissipata: per dare sostegno alla crescita bisogna "preservare la fiducia nel percorso di riequilibrio dei conti pubblici e nella prospettiva di riduzione del rapporto tra debito e prodotto" inerno lordo. Per il governatore, infatti, senza questa attenzione e senza le riforme struttrali adeguate, potrebbe essere complicato trarre benefici: "Quello che a livello internazionale sono rallentamenti di natura congiunturale, tendono da noi a trasformarsi in un ristagno o in un calo dell'attività produttiva".

La questione banche

Visco, durante il suo discorso, ha parlato di banche e ha richiamato l'attenzione sulle regole del bail in, che avrebbero "concrete difficoltà di attuazione" ed sarebbe previsto solo per le banche più grandi.

Per quelle minori, infatti, le regole dell'Unione europee prevedono che si possa procedere, senza risoluzione, solo alla vendita a un soggetto unico, che perende attività e passività o, se un acquirente non ci fosse, alla liquidazione "atomistica". Ma per Visco, questa procedura, "oltre a distruggere valore, può compromettere la continuità dell'offerta di servizi essenziali a livello loale, con possibili fenomeni di contagio a più ampio raggio".

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