Già da alcuni giorni varie banche avevano predisposto contratti derivati per portare il gruppo francese guidato dal presidente Vincent Bollorè a superare la partecipazione del 15,49% posseduta in Telecom.
Ma cosa vuol fare il finanziere bretone, noto per la sua velocità di azione, con l'ex-monopolista italiano alle prese con un debito prossimo a 27 miliardi di euro e da margini in calo come la gran parte del settore dellele tlc? Ebbene, secondo alcuni osservatori, Bollorè vuole giocare un ruolo attivo nel processo di consolidamento in arrivo nel settore delle tlc. Secondo alcuni infatti ci potrebbero essere anche Orange, la ex France Telecom, e Deutsche Telekom tra gli operatori interessati a un'allenza con il gruppo italiano. In realtà in ballo ci sono anche possibili alleanze in Sud America dove Telecom Italia è azionista di controllo di Tim Brasil. La posta in gioco è indubbiamente alta visto che il primo business di Vivendi è la tv a pagamento. La società francese infatti controlla Canal Plus che, come tutte le emittenti a pagamento, con l'era di Internet, potrebbe entrare in crisi di identità. In Europa infatti sta partendo Netflix, la tv via Internet che il prossimo 22 ottobre comincerà la programmazione anche in Italia. Ovvio dunque che Vivendi cerchi una sponda nel settore delle tlc per veicolare la programmazione di Canal Plus e dall'altra controllata sul fronte dei contenuti, Universal Music, con accordi anche in Sud America. Vivendi era diventata il primo azionista di Telecom lo scorso giugno quando ha ricevuto l'8,3% del gruppo italiano nell'ambito dell'operazione di cessione del gruppo tlc brasiliano Gvt a Telefonica.La società francese ha poi iniziato ad acquistare azioni sulla scia della dissoluzione di Telco, il veicolo partecipato da Telefonica, Intesa Sanpaolo, Generali e Mediobanca che controllava il 22,4% di Telecom. Bollorè ha già incontrato il premier Matteo Renzi al quale ha spiegato di non aver intenzione di influenzare la strategia sul core business del gruppo. Ora bisognerà vedere però quali saranno le vere conseguenze.
Al momento il gruppo francese non ha rappresentanti in cda. Ma il tema del cambio della governance con l'ingresso dei francesi, vista la quota detenuta, potrebbe tornare di attualità. Ieri in Borsa il titolo ha guadagnato il 4,3%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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