(...) Si sa, la campagna elettorale è in discesa, per chi tiene in mano il potere istituzionale. Ad esempio, i passaggi televisivi che magnificano le realizzazioni del quinquennio burlandiano assomigliano sempre di più agli spot pubblicitari del candidato. Ma gli strateghi della comunicazione che assistono lattuale vertice regionale con lauspicio della riconferma del cadreghino devono aver pensato che il bombardamento dei telespettatori potrebbe non essere sufficiente, specie se questi telespettatori sono anche osservatori attenti di tutto quello che è stato fatto e, soprattutto, disfatto dallamministrazione regionale ligure dal 2005 allinizio del 2010. E allora cosa ci può essere di meglio di una serie di «fuochi artificiali» alla scadenza del mandato? Impegnando, per giunta, il bilancio contabile non della gestione presente, ma di quella futura.
È questa la logica, si fa per dire, del «primo piano triennale per l'integrazione dei cittadini stranieri, un documento ampio e trasversale, con il quale - spiega lassessore allImmigrazione, al Lavoro e ai Trasporti, Enrico Vesco - abbiamo inteso in primo luogo lanciare un forte messaggio culturale. Tutti i settori regionali competenti insieme agli enti locali, alle istituzioni e ai soggetti privati del territorio dovranno concorrere all'attuazione del piano, adottando in primo luogo un visione di sistema che tenga conto della presenza, delle caratteristiche e delle esigenze dei cittadini stranieri nella programmazione dei propri interventi». Obiettivo del piano sarebbe quello di «garantire una maggiore attenzione alla tutela e alla difesa dei diritti fondamentali della persona umana e delle pari opportunità nell'accesso ai servizi da parte dei cittadini stranieri e favorire l'eliminazione di ogni forma di razzismo e di discriminazione». I 380mila euro di finanziamenti spalmati, appunto, in tre anni erano già previsti nei contenuti della legge regionale sull'immigrazione approvata nel 2007. Per il piano di rinnovamento della sale cinematografiche la somma impegnata è ancora superiore, su proposta dellassessore allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli. Il quale ha pensato a fondo alle «nuove tecnologie che si stanno prepotentemente affacciando nei gusti dei fruitori, come il 3D». Sono circa 110 le sale attive in Liguria, molte delle quali in forte crisi di incassi, con un numero di addetti che supera i 500.
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