Il Cairo - Si aggrava la condizione dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak. E a inguaiarlo è proprio quello che fu il suo braccio destro, Omar Suleiman. Interrogato dai giudici, secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano al Akhbar, quello che era stato il potentissimo capo dei servizi segreti rivela: "Mubarak era perfetttamente al corrente di ogni pallottola tirata sui manifestanti, del numero dei feriti e dei morti". Una dichiarazione che potrebbe risultare decisiva nel processo all’ex capo di stato. Secondo il quotidiano inoltre il procuratore che guida il processo a Mubarak si sarebbe avvalso proprio della deposizione dell’ex vicepresidente per accusare Mubarak di "omicidio premeditato".
Fu proprio Suleiman, nominato vicepresidente il 29 gennaio, a annunciare l’11 febbraio le dimissioni di Mubarak. Secondo un bilancio ufficiale, durante i 18 giorni di proteste contro il governo di Mubarak sono state uccise almeno 846 persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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