«Elasticità e gestione efficiente Così possiamo restare in corsa»

Finché nel 1996 non è apparsa sul mercato la Capit, in Italia non si fabbricavano termocoperte tessili scaldanti a uso industriale. «Un prodotto molto particolare che richiede speciali tecnologie - spiega Delilah Cappelletti, uno dei tre soci - ma che in un momento di crisi rischia di perdere quote di mercato». Il che si ripercuote sugli ordinativi dell'azienda di Rho-Pero, che registra una contrazione del 15-20 per cento a partire dall'ottobre 2008. Resistono gli altri prodotti della Capit: sensori di temperatura a termocoppia e termoresistenza e sistemi di riscaldamento a raggi infrarossi.
«Siamo una realtà di piccole dimensioni, con sei dipendenti e tre soci - dice Cappelletti -. Grazie alla nostra elasticità e alla gestione efficiente, riusciamo a rispondere con rapidità alle richieste dei clienti, a mantenere il fatturato e far fronte alle spese, seppure con fatica. La nostra produzione è personalizzata, non in serie, le aziende ci cercano. Tuttavia riceviamo numerose richieste di preventivo ma gli ordini scarseggiano».

Anche qui, come in molte imprese, non si prevedono tagli al personale, misura che non rientra nelle scelte considerate. «Siamo una squadra affiatata, ci limitiamo a ridurre gli straordinari o dare qualche giorno di ferie o permesso».

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