Enel incassa l’ok per Porto Empedocle: fra 3 anni i gas da Nigeria ed Egitto

E da Standard & Poor’s arriva la «promozione» per il piano industriale

da Milano

La Commissione Via (valutazione di impatto ambientale) ha dato l’ok alla realizzazione del rigassificatore Enel di Porto Empedocle in Sicilia. Il progetto andrà poi all’analisi della Conferenza dei servizi. L’impianto Porto Empedocle sarà in grado di rigassificare 8 miliardi di metri cubi di gas, che arriverà dalla Nigeria, ma anche dall’Egitto, in virtù dell’accordo che l’ad di Enel, Fulvio Conti, ha siglato due giorni fa con Egas. Enel investirà circa 600 milioni di euro. I tempi di realizzazione previsti, da quando inizieranno i lavori, sono di 3 anni e mezzo. Nello stesso tempo Enel ha incassato da Standard & Poor’s la conferma del rating e la rimozione del «Credit watch» negativo sul lungo termine, conseguenza della promozione del recente piano industriale.
Tornando ai lavori della Commissione Via, si è invece deciso un rinvio alla prossima commissione, per motivi procedurali, sul rigassificatore di Gioia Tauro, in Calabria.

Della realizzazione dell’opera si occupano Iride e Sorgenia (gruppo Cir). È stato poi definitivamente concluso l’iter per il rigassificatore offshore di Porto Viro, a Rovigo, che era stato già autorizzato in precedenza.

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