Diciamolo chiaramente, la strategia è un po quella del Gabibbo. Se lavversario non va da te, sei tu che vai dallavversario. Ed è una buona strategia, perchè obbliga a tener conto di Enrico Musso. É straniante, nuova, soprattutto per Genova, e segna il territorio del prof.
Certo, non basta. Però è un buon inizio. Così come è un buon inizio il fatto che Musso abbia partecipato alla manifestazione degli artigiani di Sampierdarena laltro giorno. E che inizi a girare la città, anche in periferia, come deve fare uno come lui che è uno stra-ordinario candidato, parte nettamente vincente sul piano delle idee e nettamente perdente sul piano della popolarità. Se anche noi labbiamo spronato, siamo felici.
Siamo felici perchè il candidato del centrodestra si è lasciato alle spalle alcuni errori - dovuti anche al suo non essere politico - che avevano caratterizzato la prima fase della sua campagna elettorale. Ad esempio, mi ero preoccupato tantissimo qualche giorno fa, vedendolo a pranzo in compagnia del coordinatore metropolitano azzurro Roberto Cassinelli. Non solo per la sua linea, conoscendo la golosità di Cassinelli. Ma anche perchè Cassinelli e Musso sono amici da una vita e i voti e le idee vanno cercati al di fuori degli amici di una vita. Che, ovviamente, sono scontati. Paradossalmente, Musso dovrebbe pranzare con chiunque, ma non con Roberto. Che pure è una persona gradevole.
Oppure, mi sono preoccupato leggendo i toni entusiastici con cui La Repubblica-Il Lavoro parla della candidatura di Musso. Toni assolutamente giustificati, che testimoniano fra laltro di come il professore possa davvero sfondare a sinistra. E allora da dove viene la paura? Viene dal fatto che lultima volta che Franco Manzitti - che è un ottimo giornalista e uno straordinario conoscitore della Genova che conta ma non certo un grande esegeta del popolo che vota Casa delle libertà - si è entusiasmato per uno di centrodestra, quello era Roberto Suriani. Non serve aggiungere altro.
O, ancora. A mio parere, Musso non deve entusiasmarsi troppo per lenergia che possono dare le pale eoliche, che è pur sempre limitata. E non è detto che lautobus gratis agli over 65 sia una grande idea. Secondo me, per vari motivi: 1)quelli che ne hanno davvero bisogno, già oggi non pagano; 2)è giusto che a un servizio corrisponda un costo; 3)laumento delle autostrade, che finanzierebbe le minori entrate non spetta al sindaco; 4)le nostre autostrade sono già troppo care e, semmai, bisognerebbe pensare a non far pagare quelli che le usano fra i caselli di Bolzaneto, Voltri e Nervi. Un po come accade a Roma con il raccordo anulare.
Ma, per lappunto, sono sfumature. Limportante è che Musso sia partito davvero.
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