Coppia di cuori, Michelle e Barack. Si guardano, si piacciono, si attraggono, si vede. Magnetici, intensi, erotici. È questa la vera rivoluzione degli Obama: fare entrare alla Casa Bianca l'attrazione l'uno per l'altra, la passione, portare la camera da letto alla presidenza senza nasconderla.
E funziona perchè il pubblico fuori, osserva e si immedesima, si scioglie e si emoziona. È successo anche ieri, quando il presidente ha stampato sulle labbra un appassionato bacio alla moglie. Applausi e urla allo stadio del Verizon Center di Washington. La coppia stava assistendo all'amichevole tra la nazionale di basket statunitense e quella brasiliana insieme alla figlia maggiore Malia. È la seconda volta che Obama finiva nell'obiettivo delle telecamere, ma la prima volta il bacio non era scoccato, la seconda i due hanno onorato la tradizione a stelle e strisce della «kiss cam» ovvero quella di baciarsi se inquadrati dalla telecamera. E sono partite le urla della folla. I maligni parlano già di mossa furba in campagna elettorale. Può essere, il palcoscenico era tutto per loro, l'occasione irripetibile. Ma c'è altro. C'è che Obama e Michelle funzionano e si vede. Come loro forse solo Kate e William, giovani e innamorati. Per il resto il paragone con le altre coppie presidenziali non regge.
Non è questione di età. Tra Carlà e Sarkozy ad esempio. L'amore che scocca tra l'ammaliante modella e il neo presidente eletto di Francia non scalda i cuori di nessuno. Si sposano, dopo tre mesi trascorsi da fidanzati, ma neppure le foto della loro luna di miele in Egitto riescono a sprizzare un decimo di quella sensualità che si vede negli occhi della coppia d'America. Là è passione, attrazione, carne, graffi e litigi da coppia vera. Qui una sobria e contenuta unione che non incanta, nemmeno con le dediche di lei alla chitarra. Carlà e Sarkò tutto in tono, anche le dichiarazioni di lei; melense e costruite: «Quando passeggiavamo per i giardini dell'Eliseo, conosceva tutti i nomi latini dei fiori e i dettagli sui tulipani e sulle rose. Mi son detta: devo sposare quest'uomo, è presidente e sa anche tutto sui fiori, è incredibile». E l'effetto è latte alle ginocchia.
Michelle è alla portata di tutte. Anche nelle interviste sa essere una moglie normale. «A volte ho l'impressione che non mi ami più, ma basta che parliamo per sentirmi subito rassicurata e capisco che, in realtà, mi adora». E sa di vero, molto più delle passeggiate tra i fiori. Non si era mai visto alla Casa Bianca tanto trasporto, tanta passione. Prima di loro un abisso. Le coppie molto più sobrie, certo più fredde. George e Laura Bush ad esempio, coppia che non ti immagini certo in intimità. Mai effusioni in pubblico, l'intimità quasi una bestemmia, inviolabile e segreta. Con Hillary e Bill Clinton i problemi erano altri. L'attrazione lui l'aveva dimostrata eccome, ma per un'altra, per la stagista Monica Lewinsky.
Rimbalzano voci di tradimento tra Michelle e Barack. Storie di corna di lui, ripicche di lei. Gossip. Forse è vero, forse non sono tutte rose e fiori, forse, come per compiacere la «kiss cam», tante altre volte hanno forzato la mano e sono ricorsi ai baci, ai sorrisi, a casa alti e bassi, liti e amore insieme. Ma con gli sguardi non si bara, e quelli ci sono: profondi, ricambiati e intriganti. Come auando ballano insieme, il giorno dell'insediamento alla Casa Bianca. Lui le prende la mano per ballare, occhi negli occhi, il mondo fuori, lontano, quasi un intruso. Loro, marito e moglie, innamorati, felici. Lui le bacia il naso e lei sorride.
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